Tanta affluenza di pubblico per il terzo appuntamento di “Teatro Per Diletto”, la rassegna di teatro amatoriale organizzata dalla compagnia dei Teatranti di Bisceglie, che si è tenuta nel pomeriggio di ieri al Teatro Garibaldi. La compagnia Omfalos di Falconara Marittima, guidata da Paola Seri, propone al pubblico biscegliese una eccellente rivisitazione di un grande classico della commedia di Luigi Pirandello: “Così è se vi pare”. E lo fa con un elegante lavoro di sintesi, di un testo a volte complicato, senza allontanarsi dall’intensità della versione originale.
Sul palco tra verità nascoste, convinzioni vacillanti ed esigenze di chiarezza si avvicenda la storia della signora Frola e di suo genero, il signor Ponza, legati dall’enigmatica e impalpabile presenza della signora Ponza, rispettivamente figlia e moglie dei due protagonisti, almeno così sembrerebbe. Già perché, scampati da un terribile terremoto che ha devastato il loro paesino, i tre trovano fissa dimora in una tranquilla quanto annoiata cittadina che, come prevedibile, accoglie con crescente interesse e scalpore lo strano e morboso rapporto tra il signor Ponza e la signora Frola, costretta dal genero a vivere separata dall’amata figlia.
Si dà così inizio ad un’indagine sottile ed insistente, condotta con piglio poliziesco, nel tentativo di svelare, una volta per tutte, il segreto che si cela nella vita privata del nuovo funzionario statale: il signor Ponza. Con un gioco di riflettori puntati, quasi a voler ricercare anche visivamente un colpevole, e attraverso i contrasti cromatici dei costumi, dal nero luttuoso dei tre protagonisti ai colori sgargianti degli altri cittadini, si sottolinea l’estraneità dei tre forestieri dalla idilliaca comunità borghese che falsamente li accoglie. Così in un clima di tensione e curiosità si sviluppa l’indagine meta-teatrale degli astanti: attori e pubblico, che apprendono dalle dichiarazioni grottesche e contraddittorie dei due protagonisti la rispettiva versione dei fatti. Secondo il signor Ponza la donna che vive con lui non è la figlia della signora Frola, essendo quest’ultima morta quattro anni fa, ma la sua seconda moglie, che tiene a debita distanza della delirante ex suocera, ossessionata dalla scomparsa della figlia. Per la signora Frola quella donna reclusa dal Ponza è figlia costretta a fingersi un’altra, solo per assecondare le follie del violento marito.
Insomma dov’è la verità? A chi dei due bisogna prestare ascolto? Ma soprattutto esiste una verità? E se esiste noi possiamo conoscerla? Questo è il messaggio che ci lascia Pirandello attraverso le parole del signor Laudisi, il quale contrariamente ai suoi compaesani, che si affannano alla ricerca di prove che attestino l’una piuttosto che l’ altra versione, decide di astenersi dall’investigare e di credere ad entrambi, perché in fondo ognuno ha degli altri e di sé una diversa percezione, così la signora Ponza è: per la Signora Frola sua figlia, per il signor Ponza la sua seconda moglie e per se stessa nessuna: “Lei è colei che le si crede”, lei è la Verità.
A termine della rappresentazione i ringraziamenti della compagnia Omfalos agli organizzatori della rassegna, e la consegna dell’attestato di partecipazione nelle mani del vicesindaco Vincenzo Fata.
(Foto di Daniela Mitolo)