In questi undici anni di sindacatura mi è capitato e mi è stato fatto di tutto. Ho visto proiettili in busta, la mia autovettura nuova incendiata insieme al portone di casa, gente con coltelli e taniche di benzina, un intervento chirurgico per lesioni al timpano dovute ad un’aggressione di un malavitoso durante le feste natalizie del 2014, lo scioglimento del consiglio comunale in uno studio notarile il 22 febbraio 2013 (esattamente quattro anni fa), e tante altre vicende che lasceranno un segno indelebile nella mia formazione umana e politica”. Esordisce in questa maniera il Sindaco di Bisceglie Francesco Spina prima di controbattere colpo su colpo ai parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle che hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Interno riguardante il Comune di Bisceglie e più nello specifico l’appalto del servizio igiene urbana affidato a Camassambiente (leggi qui). 

“Oggi, 22 febbraio 2017, leggo una nuova richiesta di scioglimento di consiglio comunale”, continua il primo cittadino, “nel quarto compleanno dal famoso scioglimento notarile, anche questa volta per ragioni che non vengono discusse in modo trasparente nel consiglio comunale di Bisceglie. Un solo accenno l’aveva fatto il 30 gennaio 2017 la consigliera Roberta Rigante, subentrata da poco all’onorevole Francesco Boccia nella massima assise cittadina, che aveva chiesto lo scioglimento del consiglio comunale leggendo la norma relativa, ma senza l’approfondimento della discussione. Così disse la Rigante: “I consigli comunali vengono sciolti laddove si verifichino forme di condizionamento tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi”.

Spina replica in primis all’onorevole Cariello e lo fa a muso duro, “L’interrogazione del Movimento 5 Stelle, che vede primo firmatario l’onorevole Francesco Cariello, che bene avrebbe fatto a chiedere lumi sulla città di Bisceglie all’onorevole Francesco Boccia, suo compagno di banco nella commissione Bilancio della Camera dei Deputati ed ex consigliere del Comune di Bisceglie, costituisce in ogni caso la mia più grande sorpresa per l’enorme mole di bugie, stupidità e manifestazioni di incompetenza tecnica e giuridica che mal si addicono a chi dovrebbe rappresentare il popolo italiano in una Istituzione come quella parlamentare.
Nei prossimi giorni, all’esito dei procedimenti giudiziari in corso che potrebbero essere anche influenzati da atti come l’interrogazione parlamentare dei 5 Stelle, terremo una conferenza stampa in cui si farà il punto sulla situazione del servizio di igiene urbana nella città di Bisceglie”.

Spina continua ponendo l’attenzione su alcuni punti:
“1. Camassambiente gestisce il servizio a Bisceglie in virtù di una gara pubblica europea, vinta e suggellata da un provvedimento del Tar Puglia Bari che ha confermato la legittimità degli atti della commissione aggiudicatrice.

2. È falso che il Comune di Bisceglie abbia avuto una sentenza della Corte dei Conti, in quanto il provvedimento della stessa Corte dei Conti N.122/2016 è soltanto una pronuncia resa in sede di controllo sui rendiconti 2012-2013 senza richiesta di misure specifiche ma con mere raccomandazioni al Comune, che sono state recepite con apposito provvedimento comunale sul quale la Corte dei Conti non ha eccepito alcunché.

3. I servizi sociali hanno istruito le centinaia di richieste di ammissione a borse lavoro e tirocini avvenuti attraverso pubblici bandi e con procedimenti esperiti rigorosamente secondo legge dal competente personale burocratico del settore. 

4. Il Comune di Bisceglie è stato il primo Comune a recedere dall’affidamento dopo l’interdittiva antimafia alla ditta Camassambiente e, in ogni caso, ha formulato attraverso i propri dirigenti le contestazioni sul servizio fin da settembre 2016, giungendo anche per queste motivazioni ad un provvedimento di risoluzione contrattuale.

5. Gli onorevoli Cariello & co. si confondono evidentemente con altri comuni amministrati da esponenti del Movimento 5 Stelle dove, contrariamente al Comune di Bisceglie che ha indetto una procedura di gara pubblica, si è preferito un affidamento a trattativa privata proprio alla ditta Camassambiente: si allegano deliberazioni del Comune di Noicattaro, la cui giunta è guidata dai 5 Stelle, n.66 dell’11/08/2016 e n. 68 della stessa data. Inoltre, non risulta allo stato che tale Comune abbia esercitato il recesso previsto dalla normativa antimafia”.

Spina riserva una stoccata anche al partito penta stellato ed alle azioni intraprese, “Tuttavia, contrariamente al Movimento 5 Stelle, ritengo inopportuna ogni valutazione di legittimità ed etica rispetto alle scelte che le comunità e i loro rappresentanti, nel principio di autonomia amministrativa, pongono in essere a tutela degli interessi pubblici, nel rispetto delle valutazioni giuridiche che competono agli organi di giustizia. I parlamentari del Movimento 5 Stelle avrebbero fatto meglio a catalizzare le loro energie, pagate con i soldi dei contribuenti, a proposte più concrete e intelligenti per l’interesse della città e a non approfittare della immunità parlamentare per offendere e calunniare città belle e oneste come Bisceglie. Hanno dimostrato non soltanto incompetenza e superficialità, inadeguati al ruolo di parlamentare, ma anche l’appartenenza alla vecchia cultura politica che il 22 febbraio 2013 tentò di affermare le logiche di lobby affaristiche attraverso un colpo di mano notarile che il popolo biscegliese punì severamente nelle urne elettorali. Per i neo “Rockfeller”, il famoso corvo ventriloquo, della consigliera comunale Roberta Rigante, quindi, una vera e propria caduta di stile e un vile atto politico della peggior specie”.