Dopo la risposta alle proposte di riqualificazione del centro storico, arrivata direttamente dall’ufficio del sindaco Francesco Spina (leggi qui), arriva ancora un’occasione di confronto tra l’amministrazione comunale e il gruppo civico Bisceglie Civile, stavolta sul tema delle assunzioni di personale alle dipendenze del Comune o di società da esso controllate o partecipate.
Questa volta la risposta arriva dal segretario generale del Comune, nonché responsabile del piano per la trasparenza e la lotta alla corruzione, Francesco Lazzaro, arrivata dopo l’analisi, da parte di quest’ultimo, delle richieste che Bisceglie Civile aveva fatto pervenire, per mano della referente Grazia Amoruso, lo scorso 25 gennaio (leggi qui).
Nello specifico, le proposte del gruppo civico erano tre: la prima invitava il Comune a creare un regolamento per stabilire i criteri di assunzione di personale, la seconda auspicava l’obbligatorietà di commissioni esaminatrici composte per 4/5 di professionisti esterni all’Ente comunale, appartenenti ad albi o comunque residenti in località distanti almeno 500 km da Bisceglie, mentre la terza sollecitava il Comune a stipulare una convenzione con il tribunale per l’affidamento della selezione dei commissari esterni.
“In merito al punto 1 riteniamo accolta la nostra richiesta – si legge nella controrisposta di Bisceglie Civile alle osservazioni di Lazzaro, pubblicate qui – facendo fede a quanto riporta nella sua missiva del 14 febbraio 2017 in cui si cita testualmente: ‘il piano delle performance 2016 già prevedeva tale obiettivo che sarà portato a compimento entro il primo semestre 2017‘“.
“In merito al punto 2 – prosegue la referente del gruppo civico – riteniamo non accolta la nostra richiesta. Preso atto che ‘non si reputa utile il dato di provenienza territoriale’ come da lei indicato, tuttavia non si fa alcuna menzione all’obbligo dei 4/5 di commissari esterni nella composizione delle commissioni esaminatrici, cuore della nostra proposta”.
“Si può ritenere condivisibile la prassi che prevede che ‘i componenti esterni siano sorteggiati tra rose di nomi espressi da ordini professionali, università o altri organismi terzi‘ – si legge ancora nel documento – tuttavia se la commissione è costituita in maggioranza da commissari interni (come pare voglia confermarci), il rischio di opacità nelle selezioni del personale resta e non si ritengono sufficienti le generiche rassicurazioni che i commissari esterni ‘non abbiano in corso alcun rapporto lavorativo o professionale con il Comune, né alcuna relazione di parentela, amicizia o frequentazione abituale, con amministratori e dirigenti’, visto che nelle migliori delle ipotesi i commissari esterni saranno in minoranza“.
“In merito al punto 3, infine, non sappiamo se sia stata accolta la nostra richiesta – concludono gli attivisti di Bisceglie Civile – poiché la risposta ‘[..]è da valutare la possibilità di coinvolgimento del Presidente del Tribunale’ ci pare non circostanziata“.