Continua a far discutere negli Stati Uniti il caso di Paolo Amoruso, il 19enne biscegliese che si era recato negli Stati Uniti lo scorso 24 febbraio per trascorrere un periodo di circa tre mesi ospitato nello stato dell’Iowa dalla zia Lorraine Williams. Al suo arrivo all’aeroporto O’Hare di Chicago Amoruso è stato però bloccato dall’ufficio immigrazione e trattenuto per circa 18 ore prima di essere rimandato in Europa (a Francoforte) con il primo volo disponibile (leggi qui).  

Nonostante siano passati diversi giorni la storia del giovane biscegliese continua a monopolizzare l’attenzione della comunità di Washington (Iowa), città in cui Amoruso avrebbe soggiornato durante la sua permanenza negli States. Oltre alla stampa di Chicago e di Washington il caso è stato affrontato anche dalle emittenti radiotelevisive e radiofoniche di Illinois e Iowa. Infine la cittadina che avrebbe dovuto ospitare Paolo Amoruso ha organizzato un crowdfunding per rimborsare il biglietto aereo del viaggio negli Stati Uniti compiuto dal 19enne.

Il crowdfunding si è rivelato un vero successo, in neanche 24 ore si è raggiunto l’obiettivo di duemila dollari. Da qui la volontà della cittadinanza di rimborsare non solo il costo del viaggio già compiuto, ma anche di pagare a Paolo Amoruso il biglietto per un eventuale nuovo viaggio negli Stati Uniti.

“Dimostriamoli che noi americani non siamo tutti di mentalità così ristretta e che vogliamo che i giovani vengano a visitarci. Quello che è successo non va bene. Non dovremmo avere un governo che separa le famiglie” si legge nel testo di accompagnamento del crowdfunding sottoscritto già da numerose persone. Appresa la notizia del crowdfunding Paolo Amoruso ha commentato su facebook: “Davvero grazie, spero di tornarci al più presto!”.

Tra le altre manifestazioni di solidarietà espresse nei confronti del giovane biscegliese vi è stata quella di un ragazzo di Keosauqua (Iowa) Curtis Oliver che ha composto una canzone ispirata proprio al caso di Paolo Amoruso. La canzone è intitolata “Ellis Island sinking in the sea”, con un chiaro riferimento a quell’Ellis Island in cui venivano accolti gli immigrati che giungevano negli Stati Uniti dall’Europa. Il video con la canzone composta e cantata da Curtis Oliver è disponibile al seguente link: “Ellis sinking in the sea”.