Prosegue l’impegno del gruppo civico Bisceglie Civile che, attraverso proposte mirate, mira alla sensibilizzazione della cittadinanza e dell’amministrazione comunale su temi di stretta attualità come la riqualificazione del centro storico (leggi qui e qui) o la trasparenza amministrativa (leggi qui e qui).
In questi giorni, la portavoce del gruppo Grazia Amoruso ha annunciato una nuova proposta indirizzata agli uffici di Palazzo San Domenico, riguardante la possibile creazione, dopo opportune indagini a livello territoriale, di un osservatorio comunale permanente con il compito di monitorare ed eventalmente risolvere situazioni di disagio sociale, legate soprattutto alla disoccupazione e alla povertà.
“Lo scorso 6 dicembre l’Istat ha pubblicato un rapporto (l’ennesimo) dal quale emerge che quasi la metà delle persone residenti nel Sud Italia (46,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale – si legge nell’introduzione alla proposta – che si aggravano la disuguaglianza e le condizioni dei cosiddetti ‘working poor’ (lavoratori a bassa intensità di reddito), che nel 2015 è cresciuto il numero delle persone emigrate dall’Italia: 147mila, pari all’8% in più rispetto al 2014″.
Entrando nel merito della proposta, la portavoce scrive: “Bisceglie Civile ritiene indispensabile conoscere con precisione la consistenza di tali fenomeni nella nostra città, in modo che il Comune possa predisporre gli interventi necessari ed adeguati per affrontarli e contrastarli. Per questo, Bisceglie Civile propone e chiede che il Comune affidi ad un centro di studi e ricerche specializzato, opportunamente individuato, l’incarico di indicare con la massima precisione possibile i caratteri, qualitativi e quantitativi, dei fenomeni della disoccupazione, della povertà, del disagio sociale e dell’emigrazione nel territorio di Bisceglie quale primo step alla creazione di un osservatorio permanente sul fenomeno della povertà in città”.
“Tale strumento è, a nostro avviso, indispensabile per conoscere le situazioni di disagio presenti sul territorio, individuarne le cause e intervenire sin dal loro emergere – si legge in conclusione – In sinergia con il mondo del volontariato, le comunità religiose, le imprese e le parti sociali, il Comune avrà la possibilità di offrire risposte concrete a sostegno delle fasce deboli della comunità, che escano dall’ottica emergenziale e della beneficenza e si configurino come interventi strutturali programmati per la prevenzione della povertà e dell’emigrazione”.
Nella foto, il centro per l’impiego di Bisceglie (Archivio B24).