Firmato ieri, lunedì 6 marzo, il nuovo contratto territoriale per il settore dell’edilizia che interesserà tutte le imprese operanti nell’area della città metropolitana di Bari e nei comuni di Barletta, Andria, Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola.
A siglare il contratto collettivo territoriale, che integra il CCNL 2014, sono stati il presidente di Ance Bari e Bat Beppe Fragasso, i segretari generali di Feneal Uil Salvatore Bevilacqua, Filca Cisl Antonio Delle Noci, Fillea Cgil Ignazio Savino e Giovanni Massaro.
“L’intesa prevede che nei cantieri dei territori su indicati venga applicato esclusivamente il CCNL per i lavoratori delle imprese edili”, hanno dichiarato i sottoscrittori, specificando poi anche che: “L’accordo rinnova l’elemento variabile della retribuzione, conferma la prestazione facoltativa per carenza malattia da parte della Cassa Edile e riconosce una tantum in due tranche da trenta euro per i lavoratori”.
L’occasione della firma del nuovo contratto è stata anche occasione per avviare una discussione a trecentosessanta gradi sui vari problemi che affliggono il settore dell’Edilizia.
I sottoscrittori: “Sono stati concordi sulla necessità di assumere iniziative concrete volte a favorire lo sviluppo e il rilancio del settore per sostenere le imprese e i livelli occupazionali dopo otto anni di crisi e perdita di occupazione. In particolare, per quanto concerne i nuovi investimenti previsti dai finanziamenti europei e nazionali per la Città Metropolitana di Bari e la Provincia Bat, le parti hanno condiviso la necessità che si proceda con urgenza alla cantierizzazione delle tante opere previste, mentre sul fronte dei pagamenti alle imprese le parti avvieranno azioni verso le stazioni appaltanti pubbliche per garantire la puntualità degli stessi al fine del mantenimento dei livelli occupazionali”.
Altro tema fondamentale emerso durante l’incontro di sottoscrizione è stato quello della lotta al lavoro nero. I firmatari hanno infatti: “riaffermato l’impegno a combattere il fenomeno del lavoro nero e irregolare, caratterizzato dal ricorso all’evasione e all’elusione contributiva e fiscale, al mancato rispetto delle normative sulla sicurezza, pregiudizievole sia per le condizioni di lavoro dei dipendenti, sia per le imprese che, operando nel rispetto delle norme, subiscono concorrenza sleale con conseguente distorsione del mercato”. Proprio per combattere al meglio la piaga del lavoro nero Ance e sindacati hanno concluso auspicando che: “Il sistema di verifica della congruità richiesto dal nuovo Codice degli Appalti divenga operativo al più presto e condividono la necessità che venga monitorato con il massimo rigore l’utilizzo dei “voucher” in edilizia”.