Leggere il teatro come terapia è una giusta osservazione se parliamo di patologia, di introversione o di semplice timidezza, ma di patologie, sul palco del Teatro Garibaldi, martedì 14 marzo, non se ne sono affatto viste perché “Hell into the circus”, rivisitazione dell’inferno dantesco scritto e diretto da Daniela Rubini, ha accomunato attori e ospiti della Casa della Divina Provvidenza.
Valeria Angione, Francesco Di Benedetto, Lella Mastrapasqua, Leonardo Mezzina, Vincenzo Raguseo e la stessa Daniela Rubini sono stati i validi, professionali, appassionati interpreti di uno spettacolo che è andato oltre il teatro, oltre l’arte scenica, ma ha abbracciato socialità, condivisione, umanità.
Magistrali, impeccabili le performance di danza di Marika Rigante.
Allestimento scenico a cura di Luisa Papagni, Marilena Paradiso e Vittoria Sasso. Rilevantissimo anche il lavoro delle educatrici Maria Brescia e Mariella Conte.
A organizzare la serata è stata l’Associazione Volontari Ospedalieri di Bisceglie (presieduta da Andrea Mazzilli). Lo spettacolo, introdotto dalla vice presidente Elisabetta Dell’Olio Desai e il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, si è avvalso del patrocinio della Città di Bisceglie e della collaborazione dello staff del Teatro Garibaldi diretto da Carlo Bruni. A rappresentare l’ente Comune il vice sindaco Vittorio Fata. Presenti anche Vincenzo Coviello e Marcello Paduanelli, rispettivamente direttore sanitario e direttore amministrativo della Cdp.
Tante storie, quelle degli ospiti della Cdp, attori per una sera, tanti volti, tanti sorrisi e una spontaneità, una solarità, una straordinaria profondità d’animo dalle quali c’è soltanto da imparare. Altrettanto fuori dall’ordinario e pieno di affetto e di cuore è stato il lavoro di preparazione e organizzativo dell’attrice e regista Daniela Rubini, punto di riferimento non di una rappresentazione teatrale, ma di un progetto sociale, culturale, artistico, ricreativo e clinico: il teatro, lo ribadiamo, come strumento, tra i più validi, per unire, annientare eventuali differenze e sottolineare che le barriere sono solo quelle che l’ottusa mente umana costruisce, ma che il cuore non conosce.
E inappuntabili anche le capacità sceniche degli attori in scena, ciascuno col suo percorso artistico-professionale, ma tutti hanno interpretato diversi e coinvolgenti passi dell’inferno del sommo poeta con trasporto, energia e rispetto nei confronti di uno dei più alti lavori della letteratura italiana. Tutto vissuto e raccontato all’interno di un’atmosfera circense quasi a rimarcare quanto sia ridicolo da parte dell’uomo prendersi sul serio e quanto ipocrita sia credersi migliore, senza pecche, senza macchie.
La galleria fotografica che segue, curata da Daniela Mitolo, è uno storytelling di immagini di “Hell into the circus”, un progetto che ha la stessa potenza della professionalità degli attori andati in scena, la stessa validità della regista Rubini e la stessa luce dei sorrisi degli ospiti della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie.