Sono 95 miliardi gli euro che ogni anno gli italiani spendono per giocare d’azzardo, un bella cifra, soprattutto per lo Stato che di questo numero si accaparra il 9,4%, vale a dire 8,9 miliardi di euro l’anno.

I danni che nascono da questa abitudine sono tanti, basti pensare che, secondo gli ultimi calcoli Istat, i risparmi delle famiglie sono crollati: si sono toccati i minimi dal 1995. Analizzando i dati forniti dal centro “Dedalo e Icaro: Centro a bassa soglia e unità di strada” di Trani-Bisceglie, emerge che i punti dove poter giocare e il numero dei giocatori è in continuo aumento nella nostra città.

Nel 2016 i luoghi di gioco a Bisceglie sono passati da 97 a 103, vale a dire uno per ogni 500 abitanti. A primeggiare in questi numeri sono le agenzie di scommesse, cresciute notevolmente nella nostra cittadina a discapito dei bar, quest’ultimi in perdita. Altro elemento fondamentale è l’età dei giocatori biscegliesi. Il quadro che emerge è variegato, praticamente chiunque gioca, dal minorenne al pensionato. Parlando in termini numerici: l’età media dei giocatori maschi è di 38,71 anni, quella delle donne è tendenzialmente più alta, 45,85 anni, probabilmente perché le donne si affacciano più tardi al gioco rispetto agli uomini.

Della popolazione biscegliese il numero delle persone che ha giocato almeno una volta nella vita ammonta a 23.776, quasi il 43%. L’80% di questo numero, vale a dire 19.020 persone, gioca ma non ha alcun problema legato al gioco. Il 15%, cioè 3566 persone, ha un rischio lieve di assumere la dipendenza da gioco. Il 4% (951 persone) ha invece un rischio assai elevato.

Infine c’è il restante 1% che costituisce gli utenti che hanno sviluppato una vera e propria dipendenza, parliamo di 237 persone. Tra i giocatori, dipendenti e non, i giochi preferiti restano sempre il Lotto e il Superenalotto, anche perché consente di giocare con poco e soprattutto in ogni momento, basti pensare che le estrazioni avvengono ogni 5 minuti durante tutto l’arco giornaliero. Al secondo posto abbiamo i Gratta e Vinci: in Italia ne vengono venduti 60 ogni secondo, inoltre è stato assodato che in realtà le vincite dei giocatori derivanti da i Gratta e Vinci non compensano le perdite, calcoli alla mano sappiamo che ogni giocatore perde in media 1,40 euro per ogni biglietto acquistato. In fondo alla lista delle preferenze sul gioco d’azzardo abbiamo le scommesse sportive ed infine tutti gli altri giochi restanti (carte e slot machine).

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