La comunità parrocchiale di San Pietro, con il supporto dell’associazione Taxi 1729 e la Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici, ha inaugurato, nella giornata di lunedì 22 giugno, la mostra fotografica “A carte scoperte 2.0”, incentrata sul gioco d’azzardo e mirata alla sensibilizzazione della cittadinanza riguardo la ludopatia, ovvero la dipendenza patologica dal gioco. La mostra, visitabile fino al 28 giugno dalle ore 20 alle 22 presso il Parco della Parrocchia San Pietro, mette in evidenza l’enorme introito monetario prodotto dall’attività del gioco d’azzardo, circa 85 miliardi di euro l’anno, e lo paragona con le cifre, incredibilmente più piccole, di grandi eventi e grandi opere quali i Mondiali in Brasile o il grattacielo Burj Khalifa di Dubai. L’accanimento verso il gioco è fomentato esclusivamente dall’illusione di poter ottenere facili guadagni ma, così come si evince chiaramente dai dati esposti, le probabilità di vincita sono in realtà estremamente basse e il giocatore viene inevitabilmente fagocitato da un circolo vizioso che lo rende schiavo e da cui difficilmente riuscirà a liberarsi.
Particolarmente toccante è stata, inoltre, la testimonianza del signor Agostino che ha raccontato la sua personale esperienza di ex giocatore d’azzardo. In un momento particolarmente delicato della sua vita privata, per colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa della moglie, Agostino ha iniziato con un’innocua, ma fortunata, giocata di cinque euro un lungo periodo di dipendenza dal gioco che lo ha indotto in serie difficoltà economiche e da cui è riuscito a fuggire grazie all’aiuto della sua parrocchia e al sostegno della comunità.
La serata inaugurale ha visto anche la messa in scena di uno spettacolo teatrale in dialetto biscegliese, che ha avuto come protagonisti i ragazzi e gli adulti appartenenti alla comunità parrocchiale. La recita, intitolata “Belle belle a scecuò”, ha divertito e intrattenuto i numerosi spettatori, facendoli anche riflettere su questo drammatico fenomeno che non ha risparmiato neanche la nostra realtà cittadina. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, il proliferare di centri scommesse che si sono avviati in questi ultimi anni e l’altissima affluenza di giocatori sempre più giovani. L’apertura di questi centri anche in prossimità di istituti scolastici sta causando serie preoccupazioni alle famiglie, poiché costituiscono un facile richiamo per i ragazzi che possono facilmente cadere nella trappola della dipendenza dal gioco.
Al termine della manifestazione è intervenuto anche il sindaco Francesco Spina che ha sottolineato l’importanza di iniziative di questo genere e si è congratulato personalmente con Don Savino e la comunità della sua parrocchia.