Dopo il caso degli undici cuccioli di cane ritrovati lo scorso gennaio (leggi qui) il dramma dell’abbandono degli animali d’affezione torna ancora una volta a scuotere l’opinione pubblica biscegliese. Altri quattro cuccioli meticci sono stati abbandonati sul territorio biscegliese e sono stati ritrovati da un cittadino la notte tra il 4 e 5 settembre. I cani sono stati poi consegnati alla Polizia Municipale di Bisceglie che a sua volta ha contattato l’associazione animalista “I figli di nessuno”. Ricordiamo per l’ennesima volta che secondo le leggi regionali è l’Asl che si dovrebbe occupare dell’accalappiamento dei randagi e la successiva sterilizzazione obbligatoria per legge, il comune invece deve garantire vitto ed alloggio ai cani randagi.

Ricordiamo che per prevenire queste situazioni e per combattere il randagismo il comune di Bisceglie ha anche messo a disposizione della cittadinanza dei fondi per la sterilizzazione dei cani padronali stanziati dalla Regione Puglia (leggi qui), incredibilmente dopo diversi mesi i fondi utilizzati dalla cittadinanza sono stati pochissimi.

Abbiamo voluto chiedere un parere sull’intera vicenda al presidentessa Licia Russo ed alla vicepresidente Daniela Pellegrino entrambe dell’associazione “I figli di nessuno”.

D. Raccontateci di quest’ultimo episodio di abbandono avvenuto qualche giorno fa.

Licia Russo: “Un cittadino biscegliese ha ritrovato questi cani attorno alle ore 23 del 4 settembre ed ha pensato di accudirli sino alla mattina successiva, il giorno dopo li ha portati al comando della Polizia Municipale in piazza San Francesco. I vigili urbani hanno contattato telefonicamente le autorità competenti ma nel week end queste non sono reperibili e di conseguenza i cani sarebbero dovuti rimanere nel limbo e senza cure per ben quarantottore cosi la Polizia Municipale ha quindi deciso di contattare noi per far si che questi piccoli fossero aiutati. Una volta li noi dell’associazione “I figli di nessuno” abbiamo deciso di prendere in carico questi cuccioli poiché li abbiamo trovati affamati, con le pulci e bisognosi di cure ed attenzioni. Il cittadino che ha ritrovato i cuccioli ha sporto regolare denuncia e noi abbiamo chiesto contestualmente alla nostra presa in carico dei cani che le spese ci fossero rimborsate dal comune.

D. Non pensate che svolgendo il vostro operato, sicuramente meritevole, andiate a colmare quelle che sono delle lacune da parte delle autorità preposte?

Daniela Pellegrino: “Noi non sostituiamo le istituzioni perché di fatto siamo un’associazione culturale. Il problema è che per quanto riguarda gli animali che vengono abbandonati o investiti non arriverà mai un’ambulanza o un soccorso ad hoc o interviene una persona di buon cuore oppure gli animali sono destinati a morire. Noi non vogliamo che chi di dovere si senta sollevato dalle proprie responsabilità, anzi, vogliamo sollecitare l’amministrazione comunale e tutta la cittadinanza a risolvere assieme questo problema.

D. Qual è attualmente la situazione randagismo sul territorio biscegliese?

Licia Russo: “Con l’arrivo dell’estate gli abbandoni sono senza dubbio aumentati, le campagne sono piene di cani sia cuccioli che adulti. Le sterilizzazioni da parte dell’Asl sono bloccate da due mesi per incombenze relative allo stesso ente sanitario e non si sa quando riprenderanno, tutto questo vuol dire che ci saranno nuovi cuccioli ed il randagismo non finirà mai.

D. Come mai secondo te i fondi per la sterilizzazione dei cani padronali non sanno stati usati dalla cittadinanza?

Licia Russo:C’è sicuramente una notevole ignoranza sul tema da parte della cittadinanza che non capisce l’importanza della sterilizzazione ma d’altro canto va pur detto che la procedura per accedere a questi rimborsi è piuttosto complessa difatti molti veterinari hanno anche rifiutato di farne uso perché non hanno i mezzi e le basi per poter usufruire di questo tipo di rimborso da parte del comune.

D. Cosa si può fare per contrastare il randagismo?

Licia Russo: “Inizierei allestendo una tavola rotonda tra tutta l’amministrazione comunale al completo, i dirigenti dell’Asl ed i veterinari delle associazioni in maniera tale da affrontare organicamente il problema e poter trovare assieme i rimedi e le soluzioni. Attualmente noi possiamo continuare a salvare cani ma si e no riusciamo a salvarne il 10% di tutti quelli presenti sul territorio agli altri cosa succede? Urge trovare una soluzione congiunta.

Per l’adozione dei cani salvati dall’associazione “I figli di nessuno” potete consultare il gruppo facebook dell’associazione a questo link: “I figli di nessuno”