“Stiamo assistendo a Bisceglie in questi giorni allo scellerato abbattimento di molti alberi che, maestosi, abbellivano alcune strade della città. Un po’ crediamo sia frutto della sindrome della caduta di rami che recentemente ha colpito l’amministrazione comunale in seguito alla tragedia sfiorata in villa comunale. Le motivazioni più o meno ufficiali e quelle che si leggono sui social, a volte sfiorano il ridicolo, altre sarebbero in qualche modo logiche ma che francamente non ci sentiamo di condividere”. È con queste parole che Alessandro Di Gregorio (Legambiente Bisceglie) commenta le recenti attività di manutenzione del verde effettuate dal Comune. 

“Sia ben chiaro che una potatura di emergenza, dovuta ad una circostanza contingente, non si discute, qui però si parla di numerosi abbattimenti e la questione assume aspetto diverso”, continua Di Gregorio. “Vorremmo suggerire con assoluta modestia che non è mai colpa dell’albero. È piuttosto colpa di una mancata manutenzione o di una piantumazione che, come spesso accade non considera che l’albero, sviluppandosi, necessita di una superficie alla base, grande quanto la chioma sviluppata. Durante il corso di vita di un albero, gli interventi vanno fatti nei tempi e nei modi giusti, agendo sull’intera pianta. In questo modo ne si limita la crescita in modo che non ne sia necessario il taglio. Qualcuno dimentica che in città c’è un limite stradale e, se si osservasse, l’affiorare delle radici non costituirebbe grande problema o non lo sarebbe più delle numerosissime buche e dello stato del manto stradale che si, a volte crea problemi di viabilità.

Il presidente di Legambiente Bisceglie passa quindi all’attacco: “Visto che non possiamo fermare questo scempio in quanto è l’amministrazione comunale a decidere le sorti del verde pubblico, ci permettiamo di ricordare a sindaco e maggioranza, compresi coloro che si autodefiniscono ambientalisti, che militano sempre più silenti tra i banchi dell’assise comunale che esiste una legge, la n. 10 del 14 gennaio 2013 che stabilisce la piantumazione di un albero per ogni nato. All’insediarsi della giunta Angarano, la passata amministrazione avrebbe (il condizionale è d’obbligo) dovuto presentare una relazione sull’attuazione della legge 10 e l’attuale avrebbe, dopo un anno, averla ampiamente attuata. Questo senza considerare le promesse elettorali che, in campo ambientale lasciano ampiamente a desiderare”