Giovedì scorso, 31 marzo, è stato rinvenuto un affresco in largo Castello nel corso dei lavori di installazione dei cavi in fibra ottica per la banda ultralarga. A distanza di due giorni va delineandosi l’ipotesi, da parte della Soprintendenza Archeologica di Bari, che conserva il reperto, di ulteriori scavi in zona.
La rilevanza storico-artistica del ritrovamento starebbe portando gli storici della Soprintendenza a valutare l’ipotesi di procedere con scavi nell’area della scoperta. Varie le ipotesi circa il soggetto raffigurato: il Cristo, un santo, un vescovo. Appare visibile, seppur non molto definita, la figura di un uomo biondo e barbuto su una superficie grande poco meno di un foglio A3 (circa 30 x 40 cm).
Gli scavi, c’è da sottolineare, non sono di pertinenza comunale seppur autorizzati dall’ente Comune. La zona, già congestionata dai lavori delle scorse settimane e che hanno tenuto interdetti sia largo Castello sia largo Purgatorio e un primo tratto di via Cristoforo Colombo, potrebbe tornare pertanto a essere nuovamente chiusa per lavori che meglio e più approfonditamente appurino la presenza di ulteritori reperti e la natura di quello già rinvenuto. Non è improbabile che la zona subito fuori dalla mura del borgo antico, cosiddetta ‘extra moenia’, celi resti di importantissime traccestoriche, culturali, artistiche dell’antica Vigiliae quali chiese, cappelle, porte d’accesso nel perimetro della cinta muraria.