La Fials Bat (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) esprime soddisfazione e si complimenta con gli operatori sanitari dell’ospedale Vittorio Emanuele II, impegnati in prima linea in questa difficile emergenza, e con il direttore medico del presidio ospedaliero di Bisceglie, dott. Andrea Sinigaglia. “Considerato l’alto numero di ricoveri Covid presso il polo ospedaliero di Bisceglie e l’altrettanto alto numero di infermieri in quarantena in quasi tutta la Asl, invitiamo la Direzione strategica a procedere con massima urgenza ad assumere altro personale sanitario (infermieri Operatori socio Sanitari e Ausiliari Socio Sanitari) e suggerisce nel contempo, di prendere urgentemente in considerazione un premio sotto forma di indennità a tutto il personale impegnato nel fronteggiare l’emergenza Covid, utilizzando le risorse aggiuntive messe a disposizione dal governo nazionale. A Bisceglie sono arrivate solo 5 nuove unità infermieristiche e 14 operatori socio sanitari. Scarseggiano i Dispositivi di Sicurezza per gli Operatori Sanitari e capita che un operatore sanitario resti bardato senza bere né mangiare per tutto il turno di servizio”. 

“L’ospedale di Bisceglie è stato infatti completamente rifunzionalizzato alla luce delle nuove esigenze imposte dall’emergenza Coronavirus, prevedendo 100 posti letto dedicati per l’assistenza ai pazienti Covid-19”, si legge nel comunicato diffuso dalla Fials Bat. “La Asl Bat, per far fronte all’emergenza, ha predisposto un piano straordinario di assunzioni, e attraverso varie delibere ha avviato procedure concorsuali per medici, assumendo tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, operatori socio sanitari, e circa 70 infermieri. Di questi 27 sono stati destinati al servizio 118, 24 in supporto alle tende pre triage dei presidi ospedalieri e del carcere di Trani, mentre gli altri alle altre strutture che ne hanno fatto richiesta”.