Angelo Garofoli, segretario provinciale Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) ha scritto stamane una missiva all’indirizzo del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, “in rappresentanza di numerose famiglie in locazione, sia del settore pubblico che del settore privato, che stanno subendo una notevole riduzione del reddito famigliare in conseguenza all’emergenza sanitaria“.
Il segretario Garofoli lancia “una proposta di agevolazione in favore delle famiglie conduttrici di alloggi, con regolare contratto di locazione, che svolgono lavoro dipendente e\o autonomo e di conseguenza anche in favore delle attività commerciali e\o artigianali che sono state costrette alla chiusura a seguito delle disposizioni governative“.
“Nel merito”, scrive Garofoli, “chiediamo di applicare quanto previsto dalla norma in materia del tributo Tari per praticare ulteriori riduzioni, non discriminanti tra i contribuenti, quali “riduzioni atipiche” da far rientrare nelle riduzioni tariffarie “episodiche”, da ricondurre all’imprevista situazione di emergenza sanitaria. A tal fine avanziamo proposta di riduzione della tariffa TARI anno 2020:
- in proporzione al periodo di chiusura delle attività commerciali e\o artigianali
- in favore delle famiglie che conducono in locazione un alloggio ad uso abitativo, che dimostrano di aver subito l’interruzione e\o riduzione involontaria del lavoro attraverso CIGO, CIGS, CIGD oppure di avere subito una riduzione di almeno il 33% del reddito percepito del nucleo famigliare nel I trimestre 2020 rispetto a quello del I trimestre 2019 comparato con le disposizioni del bonus Inps”.
E aggiunge: “Per le somme da pagarsi nell’anno 2020 se ne chiede la sospensione con possibilità di pagamento rateale con decorrenza anno 2021 per numero 8 rate distribuite in 24 mesi“. “Come è ben noto”, conclude il segretario Sunia Bat, “il comma 660 della legge 147/2013 dà la possibilità ai Comuni che le somme non corrisposte dai contribuenti, possono essere messe a carico del bilancio comunale come autorizzazioni di spesa la cui copertura è assicurata da risorse diverse dal prelievo dei rifiuti relativi all’anno di riferimento come ad esempio: Imu, Tasi, Irpef”.