“Patrick George Zaki è nostro concittadino! Lo ha stabilito il consiglio comunale del 26 aprile, votando la concessione allo studente egiziano della cittadinanza onoraria di Bisceglie. Salutiamo con entusiasmo questa risoluzione, lieti di sapere che il Comune di Bisceglie si sia schierato dalla parte dei diritti umani”. Sono i primi commenti da parte del Gruppo Giovani 063 di Amnesty International di Bisceglie.
“Per noi Patrick, è un concittadino, un collega, un amico attivista, sin da quando abbiamo iniziato ad occuparci del suo caso, l’8 febbraio 2020, oltre un anno fa. Ci sembra di conoscerlo da sempre. Patrick Zaki è un prigioniero di coscienza – affermano – imprigionato solo ed esclusivamente per il suo attivismo in favore dei diritti umani. Patrick non è che uno studente che stava svolgendo un Erasmus presso l’Università ‘Alma Mater’ di Bologna. Patrick è bloccato da più di un anno nel carcere di massima sicurezza di Tora – ricorda il gruppo biscegliese – accusato dal governo del proprio Paese di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo”.
“Attualmente è in stato di detenzione preventiva, sottoposto ad una vera e propria tortura psicologica a causa dei numerosi rinvii dei processi, rinnovi della detenzione di quarantacinque giorni in quarantacinque giorni. Non permetteremo al regime repressivo di Al-Sisi di spegnere la voce di Patrick e di tutti gli altri attivisti, blogger, giornalisti che ogni giorno in Egitto perdono la propria libertà solo per aver esercitato il loro diritto alla libera espressione. La nostra lotta per vedere Patrick Zaki di nuovo tra i banchi dell’Alma Mater non si ferma. Grazie del supporto. Ogni ingiustizia ci riguarda”.