“Bisceglie una città vitale ma che in quanto parte del sud presenta delle criticità”, è questo in estrema sintesi quanto emerso dall’analisi dei dati socio-economici della città di Bisceglie effettuata da Emmanuele Daluiso sulle colonne del quotidiano nazionale la “Gazzetta del Mezzogiorno”.

L’analisi scientifica operata dal vicepresidente Euroidees-Bruxelles si articola lungo quattro filoni principali: ruolo di Bisceglie come città cerniera tra Bari e Bat, mare e turismo, specializzazione in agricoltura e investimenti in infrastrutture per lo sviluppo.

“Bisceglie pur appartenendo amministrativamente alla provincia di Barletta-Andria-Trani, da un punto di vista economico appartiene al sistema lavoro locale di Molfetta”, spiega Daluiso che battezza Bisceglie come “città cerniera fra la città Metropolitana di Bari e la provincia Bat”. Grazie a questo ruolo la città dei dolmen presenterebbe livelli di disoccupazione più bassi rispetto ai sistemi locali del lavoro a cui appartiene: “il 17,3% a fronte del 19,1% e del 21,5%”.

Altro aspetto che pare fondamentale nell’analisi socio-economica della città di Bisceglie è il rapporto con il mare e il turismo, a tal proposito Daluiso afferma che la costa biscegliese è “un buon esempio di come la sinergia tra il pubblico e privato abbia prodotto risultati significativi, grazie agli investimenti fatti dal Comune nel corso degli ultimi trenta-quarant’anni, una sinergia che ha creato le condizioni di base per lo sviluppo turistico, tanto che oggi Bisceglie si presenta come una meta turistica emergente nel contesto regionale e italiano”. Un dato sicuramente significativo in questo senso è quello delle presenze turistiche che dal 2000 al 2016 sono passate da “30mila a 74mila, con una crescita pari al 144 %, più della crescita registrata dall’intera provincia Bat pari al 183% e di quella registrata dalla Puglia pari al 67%”. Altro indice importante per analizzare lo sviluppo turistico è quello del rapporto tra presenze turistiche e abitanti, a Bisceglie questo dato è cresciuto del 126% dal 2000 al 2016, contro il 78,6% della Bat, il 65% della Puglia e il 10% dell’Italia. Un risultato che secondo Daluiso fa “ben sperare per il futuro”. Strettamente correlato all’aumento delle presenze turistiche c’è il discorso relativo alla presenza di posti letto per i turisti, seppur in aumento la capacità ricettiva di Bisceglie rimane: “insufficiente, se paragonata a quella pugliese e italiana, ma superiore a quella provinciale. La dotazione di posti letto per mille abitanti di Bisceglie è infatti pari a 17,7 rispetto a 13,4 della media provinciale, a 67,6 della media pugliese e 81,6 della media nazionale”.

Focus marcato anche sul ruolo dell’agricoltura e sulle sue peculiarità. Per via di una superficie agricola di appena 88 ettari per abitante, poca cosa rispetto rispetto ai 284 della media Bat, ai 343 della media pugliese e ai 288 della media nazionale, l’agricoltura locale ha dovuto specializzarsi. “il 97% della superficie agricola utilizzata del territorio di Bisceglie è destinata a coltivazioni legnose e vite”, spiega Daluiso specificando poi che: “All’interno di questa specializzazione, un’ulteriore specializzazione è quella della produzione di ciliegie. I produttori si sono quindi aggregati nel Consorzio di tutela e valorizzazione della ciliegia di Bisceglie”.

Infine l’ultimo aspetto analizzato dal vicepresidente Euroidees-Bruxelles sulla città di Bisceglie riguarda gli investimenti in infrastrutture per lo sviluppo. Nel periodo 2011-2015 il comune ha rafforzato la propria capacità di investimento in un periodo non semplice: “173 euro per abitante in media annua nel periodo 2011-2015, contro 133 euro del periodo 2006-2010”. Come emerge dai dati raccolti Bisceglie ha privilegiato nell’intero periodo esaminato, cioè il periodo 2006-2015, la gestione del territorio e dell’ambiente, con una media annua per abitante di 95,4 euro” ma importanti sono stati anche “gli investimenti comunali per lo sviluppo socio-culturale, con una media annua fra il 2006 e il 2015 di 34,9 euro per abitante, e una maggiore intensificazione fra il 2011 e il 2015 (47,2 euro per abitante)”.

Il sindaco Spina si è dimostrato molto soddisfatto dai dati emersi da questa analisi: “dati statistici e scientifici pubblicati dall’Associazione italiana di scienze regionali confermano la crescita di Bisceglie negli ultimi anni in termini turistici, economici, occupazionali. Con l’altro dato pubblicato da Openpolis, che porta Bisceglie come esempio di buona amministrazione per l’assenza negli ultimi anni di qualsiasi forma di indebitamento da mutui, le statistiche diffuse danno il quadro complessivo ed un giudizio straordinariamente positivo sulla nostra città”.

Spina ha poi lanciato una stoccata ai suoi avversari politici: “Le cattiverie, le contumelie e il vuoto cosmico di chi in questi anni ha cercato disperatamente con ogni mezzo, lecito e non, di arrestare il processo di crescita della città sono oggi ancora una volta sonoramente sconfitti dai fatti concreti e dalla verità”, il primo cittadino ha poi concluso annunciando che: “Forti di questi risultati, continueremo a lavorare con gli stessi ritmi e la stessa passione anche nei prossimi anni per consegnare una Bisceglie sempre più bella e prestigiosa alle future generazioni”.