“E’ stato un anno faticoso, davvero faticoso, ma non si è mai fermata l’opera della Fondazione Ant (Assistenza Nazionale Tumori) che da trent’anni lavora per assistere e curare malati di tumore”, questa è in sintesi la descrizione del 2016 da poco passato tracciata dalla responsabile dell’Ant Bisceglie Nina Di Modugno, una descrizione costellata sì da soddisfazioni per l’operato sempre puntuale di medici, psicologi, volontari, ma anche di tante fatiche: “Scarseggiano i volontari, i giovani che si affacciano per un breve periodo e poi lasciano per motivi personali o di studio o lavoro, sono purtroppo sempre più i pazienti da assistere e la tendenza, ogni anno, è in netta crescita come ci comunicano dalla sede nazionale di Bologna e poi emerge una insensibilità da parte degli amministratori che ci sconforta”.
Qualche giorno fa Bisceglie24 ha pubblicato proprio lo sfogo della presidente Ant Bisceglie circa la mancata assegnazione di una sede associativa da parte del Comune.
“A questo si aggiunga anche sono nate due nuove associazioni sul territorio, Amo Puglia e Agef, che si occupano più o meno delle stesse cose. Esiste sempre quella malsana abitudine di scindersi anziché unirsi per far fronte comune“, spiega Di Modugno, “L’Ant è dal 1978 un’istituzione su tutto il territorio nazionale, riconosciuta per la validità del suo operato e da Bologna, sede centrale, giungono ripetutamente congratulazioni per quanto ci muoviamo sul territorio cittadino”.
“Abbiamo risposto a tutte le campagne nazionali. Non sono come quelle di una volta però: il numero crescente di associazioni rende tutto più complicato e disperde le attenzioni su poche ma mirate iniziative”.
“Siamo entrati nelle scuole, spiegato le nostre campagne”, continua la responsabile Ant Bisceglie, “ma non abbiamo avuto come riscontro partecipazione attiva da parte dei giovani e questo ci rammarica. Per il prossimo anno aspettiamo, come ogni anno, le direttive nazionali su come e quando muoverci: non vogliono, e anche giustamente, che ogni realtà si muova autonomamente per non creare confusione”.
Quanto alle collaborazioni con altre associazioni biscegliesi: “Il dialogo c’è, ci conosciamo quasi tutti, ma mettersi insieme per un fine comune è raro. Molto spesso le associazioni che operano nello stesso settore organizzano iniziative fotocopia e cooperare risulta impossibile”.
La responsabile Di Modugno ci spiega, in conclusione di bilancio del 2016, che è possibile recarsi nella sede di via Virgilio n. 16 per attingere informazioni o per offrire il personale contributo in termini di partecipazione e volontariato.