“Ho preso atto con rammarico e preoccupazione della nota con la quale il Procuratore della Repubblica di Trani ha descritto la situazione della criminalità nel territorio della provincia BAT e manifesto tutta la mia solidarietà al dott. Nitti e tutte le forze dell’ordine che lavorano nelle città e nei paesi della nostra diocesi”. A parlare è l’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Leonardo D’Ascenzo.
“Quella prospettata dal Procuratore della Repubblica è una situazione che suscita grave sconcerto e impone una riflessione e un impegno comune di tutti coloro che – cittadini, istituzioni, Chiesa diocesana – hanno a cuore la sicurezza e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”.
“E’ necessario intervenire affinché le forze dell’ordine e la magistratura – continua l’Arcivescovo – siano messe concretamente in grado di contrastare i fenomeni criminali; occorre realizzare progetti che, aumentando in particolare le opportunità di lavoro e di stabile abitazione, impediscano alle organizzazioni criminali di porsi come risposta ai bisogni di vita soprattutto dei più giovani; è tempo che tutti noi sentiamo che la sicurezza e la giustizia sono una responsabilità anche personale, non possiamo rimanere a guardare mentre la delinquenza imperversa e inquina la nostra convivenza sociale. Restare inerti significa essere conniventi; tacere o minimizzare significa essere conniventi”.
“La Chiesa diocesana continua l’impegno, sul solco dell’insegnamento e della testimonianza di verità di Papa Francesco, a costruire percorsi di educazione alla legalità, a sostenere le esperienze di unità e di onestà nelle comunità cittadine, a porsi a fianco di tutti coloro che quotidianamente lavorano per estirpare i fenomeni mafiosi e criminali, che si sono sviluppati nella nostro territorio, a realizzare progetti di solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà economica, particolarmente in questo tempo di pandemia.
“Come lo stesso Pontefice ha più volte ribadito – chiosa Mons. D’Ascenzo – siamo sulla stessa barca e nessuno si salva da solo, facendoci capire che, si può sperare in una società migliore, con la sinergia di tutte le istituzioni”.