L’associazione Progetto Arca ha inaugurato la propria Arca Tv, canale dedicato ad approfondimenti economici e giuridici con gli esperti del settore soci dell’associazione biscegliese. Nel pomeriggio di sabato 4 aprile è andata in onda la prima puntata, incentrata ovviamente su temi legati all’emergenza Coronavirus e sui problemi economici che questa ha determinato. Progetto Arca si è inoltre messa a completa disposizione della Caritas Bisceglie per aiutare la distribuzione dei beni alimentari per le persone in difficoltà, e offre anche la sua disponibilità alla Protezione Civile. Alla discussione avvenuta online, oltre al presidente Leonardo Cocola, hanno partecipato anche il commercialista e tesoriere dell’associazione Gaetano Simone, l’avvocato Tiziana Brunetti e il responsabile della Protezione civile della provincia Barletta-Andria-Trani Gianni de Trizio.
Proprio Gianni De Trizio ha parlato della situazione attuale a Bisceglie: “La Protezione civile sta mettendo tutte le risorse possibili e immaginabili per dare il proprio contributo nella lotta contro il Covid-19. Siamo tutti potenzialmente esposti al contagio. Uno dei problemi principali è che la gente continua ad andare in giro, anziché restare a casa. Bisceglie Ha una forte esposizione con l’Universo Salute Opera Don Uva e l’ospedale “Vittorio Emanuele II”, che è stata dichiarato Covid hospital. Questa è un’emergenza nell’emergenza. Da quella sanitaria a quella economica. Tra un po’ potremmo ritrovarci in una situazione psicologica difficile, tant’è che molti comuni hanno aperto uno sportello di assistenza. Non è facile quello che stiamo vivendo”.
Gaetano Simone ha espresso invece il suo parere sulle manovre del governo in materia economica: “Scarsa comunicazione da parte del governo, che si è ripercossa sui vari avvenimenti, tra cui la domanda all’Inps, in cui c’è stata una valanga di richieste già il primo giorno, che hanno fatto addirittura bloccare il sito. Solo dopo, si è scoperto che non c’era bisogno della reattività per la domanda e che la scadenza è fino al 30 aprile. Diverse categorie non prenderanno il 60% del credito d’imposta: alcuni esempi possono essere le estetiste ma anche le associazioni non sono incluse in questo. Si doveva ampliare ancora di più il range di persone. Poi c’è il grande punto di domanda della cassa di integrazione, in cui nessuno al momento ha preso un centesimo. Dopo questo periodo di pandemia, non torneremo mai più come prima. Si è sperimentato già lo smart working e molta gente viaggerà di meno, quando finirà questa difficile situazione. Tutto questo si ripercuoterà sul PIL”, ha dichiarato il commercialista biscegliese.
“Questo Coronavirus ha portato a un’evoluzione nella nostra nazione, con tante nuove attività sperimentate come lo smart working. La prima vittima è stata proprio il Presidente del Consiglio. Sono stati emanati dei Dpcm, che sono andati a intervenire sulla libertà personale della gente, andando contro la prima fonte primaria del diritto. A mio modo di vedere questo decreto è incostituzionale, andando in contraddizione con l’articolo 16. Andavano tramutati in legge in un altro modo, con provvedimenti ad hoc”, ha invece dichiarato Tiziana Brunetti, legale di Progetto Arca.