È partita ufficialmente la campagna vaccinale antinfluenzale 2018/2019 della Regione Puglia, “Non lasciarti influenzare”, con l’obiettivo di ribadire l’importanza della vaccinazione per poter ridurre il tasso di incidenza dell’influenza e delle sue complicanze. “Gli anziani sono i più esposti al rischio ma purtroppo gli untori sono i bambini, sono loro che veicolano il virus”, spiega il vicepresidente della Federazione Italiana medici pediatri, dott. Luigi Nigri. “Se noi vacciniamo i bambini proteggiamo gli adulti e i nostri anziani. La Regione Puglia ha deciso di estendere la vaccinazione gratuita a tutti i bambini con infezioni respiratorie ricorrenti. Il mio invito alla mamme è dunque quello di recarsi presso gli studi dei pediatri di famiglia per far vaccinare i propri figli. È un gesto d’amore e di civiltà”.
A supporto della campagna vaccinale, è stato pubblicato anche il primo “Rapporto sulla Sorveglianza degli Eventi Avversi a Vaccino”, che si riferisce agli anni 2013-2017 e ai dati forniti dal Centro Regionale di farmacovigilanza della Puglia, operante presso il Servizio Politiche del Farmaco della Regione Puglia in stretta collaborazione con l’Osservatorio Epidemiologico regionale. Il report, predisposto da un gruppo di lavoro costituito da Università, Regione e rappresentanti dei Servizi di Farmacia e Prevenzione delle Asl pugliesi, vuole quindi dimostrare analiticamente la sicurezza dei quasi 7 milioni di vaccini somministrati in Puglia nell’ultimo quinquennio. “Sono stati solo 56 gli eventi avversi gravi correlabili alle vaccinazioni a fronte di quasi 900 eventi segnalati e analizzati dagli esperti regionali, nella quasi totalità non correlabili ai vaccini”, spiega Silvio Tafuri, coordinatore del gruppo di lavoro sulla “vaccino vigilanza” dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale.
Il tasso di copertura negli over 65 in Puglia è stato pari al 59,4% per la stagione 17-18 (l’obiettivo del 75% è ancora lontano ma il dato è superiore alla media nazionale, che è pari al 52,7%). “Sempre lo scorso anno, la Puglia ha avuto 50 persone ricoverate in rianimazione. Di queste, solo il 19% erano vaccinate. I decessi per l’influenza sono stati 25 ed erano tutti soggetti che andavano assolutamente vaccinati per primi perché avevano anche altre patologie croniche”, chiarisce Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio.