Continua la querelle politica sulla vendita del 55% delle quote pubbliche della Bisceglie Approdi. Dopo la replica dell’assessore Valente è ancora una volta il gruppo consiliare BisceglieSvolta ad intervenire nel merito.

“Il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”, esordiscono i consiglieri Angarano, Pedone e Rigante, “prevede l’obbligo periodico di razionalizzazione delle società partecipate dal quale non deriva in capo alle pubbliche amministrazioni un generico e automatico obbligo di cessione delle quote di partecipazione pubblica. L’assessore Valente”, incalzano gli esponenti di BisceglieSvolta, “vorrebbe far credere che la dismissione della partecipazione del comune di Bisceglie alla Bisceglie Approdi sia l’obbligatoria conseguenza di una norma di legge ma omette di spiegare che, al contrario, è il risultato di una valutazione (si spera) di opportunità, cioè di una scelta dell’amministrazione ancora per poco in carica. Non si spiegherebbe altrimenti perché, se di obbligo si tratta, il comune di Bisceglie non abbia provveduto a vendere l’intera propria quota di partecipazione ma soltanto il 55%”.

Il gruppo consiliare prosegue poi sottolineando, a loro dire, la coerenza della richiesta politica fatta “nel 2013 chiedevamo che si mantenesse una quota di partecipazione di minoranza in mano ai privati. Nel 2018 chiediamo, ancora una volta, che ci siano dei privati nella compagine societaria e che venga ceduta loro solo una quota di partecipazione di minoranza. Tutto il contrario rispetto alle scelte dell’amministrazione che ci sembrano viziate dall’esigenza di far cassa senza tenere conto della necessità di rilancio del porto turistico”.

Infine i consiglieri Angarano, Pedone e Rigante replicano anche sulla questione inerente la scadenza del bando di gara: “ci rifiutiamo di credere che l’assessore Vincenzo Valente, amministratore esperto e di lungo corso, non sia a conoscenza dei termini di scadenza, anche perché sarebbe piuttosto imbarazzante, considerando che la vicenda riguarda una delega che dovrebbe essere anche di sua competenza. La scadenza dell’annuncio, come si evince dalla Gazzetta Ufficiale V serie Speciale – contratti pubblici n° 1 del 03.01.2018, era fissata per il giorno 8 gennaio; solo a seguito del nostro intervento si è provveduto, opportunamente, a prorogarla fino al 31 gennaio”.

“In fondo”, proseguono da BisceglieSvolta, “ci dispiace che per l’ennesima volta sia stato mandato allo sbaraglio un uomo rispettabile e amministratore di lungo corso come l’assessore Vincenzo Valente che, ancora una volta, sarà stato costretto a firmare un comunicato che possiamo facilmente immaginare non scritto di suo pugno. Dovremmo altrimenti concludere che, nell’ansia di tentare di denigrare sempre e comunque, abbia ceduto alla superficialità e all’approssimazione”.

“Crediamo che l’assessore Valente”, concludono gli esponenti dell’opposizione, “nella foga di tentare un improbabile e sconclusionato attacco politico piuttosto che di entrare nel merito delle contestazioni sollevate, abbia taciuto di proposito questo dato, che invece conferma le competenze e la qualità del lavoro di approfondimento sulle questioni amministrative che fin dal primo momento del loro impegno politico Angelantonio Angarano, Roberta Rigante, Pierpaolo Pedone e i tanti amici del gruppo Bisceglie Svolta producono con passione ed entusiasmo per il bene esclusivo della comunità biscegliese”.