Una nuova iniziativa sarà presentata sabato 30 luglio ore 10:00 all’interno del porto turistico Bisceglie Approdi Marina Resort, struttura che rafforza la propria vocazione “plastic free”.
L’installazione di un erogatore d’acqua alla spina (Casa dell’Acqua) a cura di Solpur, avvenuto le scorse settimane nel cuore della darsena centrale, ha rappresentato il preludio al servizio di cui beneficeranno d’ora in avanti tutti i fruitori del porto, invitati alla massima sensibilizzazione sui pericoli dell’inquinamento da plastica e microplastica nonché alle nuove prospettive del riciclo.
Sabato mattina i referenti di Bisceglie Approdi, con a capo l’amministratore unico Nicola Rutigliano, consegneranno agli utenti le tessere gratuite che serviranno per il funzionamento del distributore di acqua potabile refrigerata, naturale e frizzante. I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati nella conferenza stampa a cui parteciperà anche il sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano.
Il progetto “plastic free” ha attratto l’interesse di Puglia Village che ha suggellato la partnership con Bisceglie Approdi attraverso #insiemeperilmare. La nota cittadella dello shopping donerà ai diportisti borracce in alluminio che, com’è noto, sono riutilizzabili per un tempo lunghissimo, non rilasciano sostanze tossiche a contatto con l’acqua e sono riciclabili al 100%: un incentivo concreto, dunque, per eliminare la plastica e promuovere un modello di sviluppo sostenibile che riduca progressivamente i rifiuti, partendo proprio dalle piccole azioni quotidiane.
Nel corso della mattinata, inoltre, è prevista la liberazione in mare di una tartaruga caretta caretta da parte del Centro di recupero tartarughe del WWF Molfetta diretto da Pasquale Salvemini.
Ogni anno, complessivamente, finiscono in mare circa 8 milioni di tonnellate di plastica, di cui il 7% nelle acque del Mediterraneo: l’equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto. Ogni anno, nel mondo, si producono 310 milioni di tonnellate di plastica (contro gli “appena” 15 milioni del 1964), di cui 100 milioni vengono disperse in natura.
Foto: Mino Pedone