“Il nostro è un grido d’allarme, se entro l’inizio della nuova stagione lo stadio Gustavo Ventura non verrà messo a norma per disputare le gare ufficiali, noi non saremo disposti a migrare in altre città per far giocare la squadra, ed a quel punto ci faremo da parte con inevitabili rischi per il futuro del club”. Queste le parole del dirigente Franco De Martino alla conferenza stampa indetta ieri, 10 maggio allo stadio biscegliese, assieme al vice presidente Giuliano Mastrototaro, ed agli altri dirigenti Francesco D’Azzeo, Carlo Alberto Ruggieri, Andrea Di Buduo e Vito Pellegrini.
“Ci teniamo innanzitutto a precisare che il nostro appoggio nei confronti del presidente Canonico”, sottolinea De Martino, “rimane totale ed incondizionato. Ragion per cui non ci sono piaciute le parole d’accusa nei suoi confronti, spese nel post sul proprio profilo Facebook, rilasciate dall’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina. Un atteggiamento poco rispettoso verso un imprenditore, tra l’altro neanche biscegliese, che ha portato la squadra tra i professionisti e che senza il suo apporto sarebbe destinato a ripartire da categorie inferiori”.
La questione entra nel merito focalizzando le criticità sullo stadio “Ventura” che per il Bisceglie calcio ha rappresentato un problema durante la stagione appena terminata e con delle incognite per il futuro prossimo, “Lo scorso 9 settembre Francesco Spina celebrava la conclusione della opere allo stadio, cavolate!”, tuona De Martino, “abbiamo avuto problemi legati alle condizioni dello stadio praticamente alla vigilia di ogni gara interna. Abbiamo portato qui in conferenza le pec datate 1 febbraio e 5 aprile 2018 nelle quali facciamo richiesta dei lavori di adeguamento dello stadio, oltre a quella di far giocare le compagini giovanili in città. In merito alla situazione stadio l’ufficio tecnico ci ha comunicato che il comune non ha risorse da investire. I problemi sono stati tanti, emblematiche la gare contro Sicula Leonzio e Lecce dove abbiamo scongiurato all’ultimo momento il rischio di dover giocare lontano da Bisceglie”.
“Non vogliamo alzare inutili polveroni o polemiche sterili”, afferma Francesco D’Azzeo SLO (Delegato della Società ai rapporti con la tifoseria) del Bisceglie, “ma quanto accaduto alla vigilia della partita con il Lecce è stato incredibile, problemi risolti solo nelle ore prima della gara. Spesso abbiamo dovuto fare lavori allo stadio pagando di tasca nostra, Canonico in primis, per evitare che le gare non si giocassero. Ma il rischio di subire multe per l’inadeguatezza della struttura è stata una costante di tutta la stagione. Entro la prima gara ufficiale di calendario per la stagione 2018/19”, spiega D’Azzeo, “al Ventura dovranno essere posti seggiolini in tutta la gradinata, potenziato il sistema di illuminazione e creato un apposito settore per i disabili. Questo è un appello che facciamo oggi a chi ci amministra, perché siamo già in ritardo e non abbiamo molto tempo per completare le opere con questi lavori urgenti”.
“Il paradosso inoltre è che non c’è manco il bar”, sottolinea De Martino, “dove bambini, donne o anziani possano rifocillarsi acquistando dell’acqua o una bibita, soprattutto quando le giornate sono particolarmente calde. Per noi il Bisceglie calcio è una passione, ma se non saremo messi nelle condizioni per poter lavorare allora tutto diventerà più difficile. Quello concluso è stato un anno importante per tutti noi, dove abbiamo fatto apprendistato al primo campionato di serie C, siamo pronti per andare avanti ma non in queste condizioni”.
Dello stesso avviso è stato anche il vice presidente Giuliano Mastrototaro che senza tanti giri di parole ha dichiarato: “Se i lavori allo stadio non verranno ultimati nei tempi prestabiliti ci faremo da parte. Canonico e tutti noi abbiamo fatto grossi sacrifici, ma se le cose non miglioreranno il futuro del Bisceglie calcio non sarà sereno”.