Il gruppo civico “Bisceglie Civile – proposte per la città” torna ad occuparsi del tema relativo alle assunzioni al Comune e nelle società partecipate, con una controrisposta alle perplessità espresse dal segretario generale Francesco Lazzaro alle loro proposte avanzate a cavallo tra gennaio e febbraio (clicca qui per un approfondimento del precedente confronto tra le due parti).
Nello specifico Lazzaro, che in qualità di segretario generale è anche responsabile del piano di trasparenza e anti-corruzione del Comune, aveva definito “non concretizzabili“ le proposte di creare commissioni di concorso con prevalenza di componenti esterni e che i commissari stessi fossero scelti dal Tribunale.
Secondo il segretario generale, infatti, il piano triennale non può contenere previsioni riguardo alla presenza di commissari esterni, “trattandosi di materia demandata al regolamento per l’accesso agli impieghi“, mentre, per quanto riguarda il coinvolgimento del Tribunale, per Lazzaro verrebbero meno le ragioni di un ricorso ad esso “se si sceglie la via del sorteggio su designazione di soggetti terzi“, facendo inoltre notare che “l’Ente non può unilateralmente imporre uno specifico adempimento a carico di un organo giudiziario“.
La risposta del gruppo civico, affidata alla portavoce Grazia Amoruso, è affidata ad un documento formale inviato a Palazzo di Città: “Alla luce di quanto dai Lei scritto – si legge nella missiva – riteniamo che, in questa precisa circostanza, il Comune abbia assunto un atteggiamento incomprensibilmente dilazionatorio nell’affrontare un tema, quello della trasparenza e della corruzione, che ci pare invece urgente“.
Per quanto riguarda la prima proposta, Bisceglie Civile fa notare che “nelle pagine 37-38, al paragrafo ‘Misure generali e meccanismi applicativi delle misure obbligatorie’ del ‘Piano prevenzione della corruzione 2016-2018’, si riportano già indicazioni dettagliate anche sulle modalità di selezione dei commissari, confutando di fatto quanto contrariamente sostenuto. Ci pare, dunque, superfluo attendere l’elaborazione di un regolamento comunale sul tema per poter garantire quantomeno che, in sede di procedura concorsuale, le commissioni esaminatrici debbano essere composte in maggioranza da commissari esterni“.
“Analogamente – continua la portavoce – ci pare poco pertinente la replica alla nostra proposta di affidare al Tribunale la selezione dei commissari esterni (…) Ad oggi non conosciamo l’identità dei presunti soggetti terzi cui il Comune ricorre per la selezione dei commissari esterni, tanto più se si considera che il Tribunale è qualificabile a tutti gli effetti come un ‘soggetto terzo’. Irrilevante ci appare, infine, ricordare ‘che non può l’ente unilateralmente imporre uno specifico adempimento a carico di un Organo Giudiziario’, avendo il Comitato già sottolineato nella sua proposta, la necessità di stipulare con il Tribunale apposita convenzione, provvedimento questo che non può certo configurarsi come un ‘atto unilaterale’“.
“Alla luce di quanto esposto – si legge ancora nel documento – vorremmo ribadire che l’obiettivo di questo Comitato è quello di cooperare con i cittadini e le istituzioni per contribuire, nei limiti delle nostre possibilità, a creare le migliori condizioni per il progresso della nostra comunità. Polemizzare non è tra gli intenti di questo gruppo; tuttavia ci pare inevitabile contraddire talune affermazioni avendo impostato un atteggiamento dialettico nei confronti delle istituzioni, che ci pare la via più consona a definire, alla luce delle nostre conoscenze, le migliori pratiche in tutti quegli ambiti che riteniamo possano condizionare la vita dei cittadini di Bisceglie”.
“Fermo restando quanto sopra e prendendo atto dell’esclusione delle nostre richieste dalle modifiche al ‘Piano prevenzione della corruzione 2016-2018’ – dichiarano in conclusione – ci auguriamo che il Comune di Bisceglie, per il tramite degli uffici competenti, possa accogliere le nostre richieste in sede di stesura del nuovo regolamento per l’assunzione di personale dipendente, entro i termini del 30 giugno 2017, come da Lei riportato nello stralcio del nuovo ‘Piano triennale per la prevenzione della corruzione per il triennio 2017/2019’ approvato con deliberazione della giunta comunale n.39 del 30.01.2017″.