Scegliere tra tre indici, quello di povertà, quello di sviluppo umano (Human Development Index – HDI) o quello inerente il “Benessere Equo e Sostenibile” (BES), incaricando professionisti specializzati e indipendenti affinché li misurino, per capire, tra cinque anni, al termine del mandato, attraverso l’aggiornamento di questo parametro se, oggettivamente, il nuovo sindaco avrà amministrato bene o male. E decidere se rinnovargli la nostra fiducia. È la proposta del gruppo Bisceglie Civile al neoeletto sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano.

“Diceva Stefano Rodotà”, scrivono i componenti del gruppo Bisceglie Civile, “la povertà incide sulla vita, incide sui diritti fondamentali, ed è vero che oggi legalità significa soprattutto legalità costituzionale. All’interno della legalità costituzionale la povertà non ha posto, è una violazione della legalità, perché è una violazione, in primo luogo, della dignità delle persone». I dati Istat riferiti al 2016 rilevano che il livello di povertà (assoluta e relativa) nel Mezzogiorno d’Italia è pari al 33,3%. Quanti sono oggi i poveri a Bisceglie?”

“L’indice di sviluppo umano (Human Development Index – HDI)”, si legge ancora nella nota di Bisceglie Civile, “è un indicatore di sviluppo (suggerito anche dall’economista Amartya Sen e adottato dalle Nazioni Unite), utilizzato per valutare la qualità della vita, tenendo conto non solo della crescita economica (misurata dal PIL), ma anche di fattori come l’istruzione e la speranza di vita. Il massimo HDI possibile è pari a 1; quello della Norvegia (prima al mondo) è 0.949, quello dell’Italia è 0.887, quello della Repubblica Centrafricana (ultima al mondo) è 0.352. Qual è oggi l’HDI di Bisceglie?”.

“Il ‘Benessere Equo e Sostenibile’ (BES)”, spiegano ancora i membri del gruppo Bisceglie Civile, “è un indice, sviluppato dall’Istat e dal Cnel, per valutare il progresso di una società, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e ambientale. Con la legge n. 163/2016, presentata dal nostro concittadino Francesco Boccia (primo firmatario), il BES è entrato per la prima volta nel Bilancio dello Stato per consentire di rendere misurabile la qualità della vita e valutare l’effetto delle politiche pubbliche sulla dimensione sociale. Qual è oggi il BES di Bisceglie?”.

“Il 6 giugno scorso il nuovo ministro dello sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio, nel giorno in cui la Camera dei deputati votava la fiducia al governo Conte, dichiarava: Non saranno gli indici ad indicare se questo Paese sta bene oppure no. Sarà il benessere delle persone. Saranno le persone a doverci dire se avremo lavorato bene, dicendoci se sono più felici oppure no”, si legge nel comunicato di Bisceglie Civile, una comunità di cittadini che formula proposte per la città.

“Francesco Spina ha amministrato Bisceglie per 11 anni. Molte strade sono sporche di rifiuti abbandonati, ma il porto è rifiorito di nuove attività di ristorazione. Francesco Spina ha amministrato bene o male? Ecco, tra cinque anni, noi cittadini vorremmo avere un parametro oggettivo di riferimento (la povertà, l’HDI, il BES, uno dei tre a scelta) per sapere se saremo stati amministrati bene o male, se la Comunità biscegliese sarà peggiorata o migliorata. Buon lavoro, Signor Sindaco!”, concludono i componenti di Bisceglie Civile.