Le deposizioni di corone di alloro in via Aldo Moro e in via Martiri di via Fani da parte del Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, insieme ad Autorità civili e militari, sono stati i momenti con i quali la Città di Bisceglie stamane ha onorato la Giornata in memoria delle vittime del terrorismo, istituita con apposita legge il 4 maggio del 2007.
“Il rapimento di Aldo Moro il 16 marzo 1978, l’uccisione dei cinque agenti della scorta Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino e Giulio Rivera, l’omicidio di uno dei migliori e apprezzati statisti nella storia della nostra Repubblica dopo 55 giorni drammatici di prigionia, rappresentarono il massimo attacco allo Stato in una escalation di sistematica violenza, orrore e pervicace aggressività che mirava a minare le fondamenta delle nostre Istituzioni democratiche e repubblicane”, ha ricordato il Sindaco Angarano nel suo intervento in via Aldo Moro, dopo la liturgia della parola officiata da Don Franco Lorusso, parroco della Madonna di Passavia, e il pensiero di Berardino Cozzoli.
“Oggi è doveroso il ricordo di tutti coloro che hanno sacrificato il bene più prezioso, la vita, con coraggio e senso del dovere per combattere il terrorismo di ogni matrice”, ha continuato il primo cittadino. “Dal 1969, anno della strage di Piazza Fontana, alla metà degli anni ’80 furono migliaia gli atti di violenza per motivi politici compiuti nel nostro Paese. Gli storici arrivano a contare poco più di 360 morti ed oltre 4mila feriti. Cifre da guerra civile. Per questo, oggi, alla memoria e al senso di gratitudine verso questi encomiabili Servitori dello Stato, il cui esempio resta una strada maestra da seguire, dobbiamo unire l’impegno civile nel tutelare i valori della democrazia, della libertà e della giustizia, basi della convivenza civile, affinché il loro sacrificio non sia stato vano ma lievito per un fermento nuovo del nostro Paese, per una nuova stagione di diritti”, ha concluso il Sindaco Angarano, onorando anche la memoria di Peppino Impastato, anch’agli assassinato il 9 maggio 1978, per mano della mafia.