Lo scorso 4 settembre Papa Francesco, davanti a una folla di 120mila fedeli, ha pronunciato la formula di canonizzazione per la santificazione di Madre Teresa di Calutta (al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu), la suora dei poveri che “ha sferzato i potenti” colpevoli delle diseguaglianze sociali. A pochi mesi da quella storica data, la città di Bisceglie riceve in dono dalla Congregazione delle Missionarie della Carità, insignite del Riconoscimento Giovanni Paolo II lo scorso maggio, la reliquia del sangue di Santa Teresa di Calcutta.
“Accogliamo la reliquia di Santa Teresa di Calcutta con immensa gioia”, ha dichiarato il presidente della associazione Natalino Monopoli. “La reliquia del sangue non è soltanto un simbolo religioso di devozione e fede, ma esprime la volontà di seguire l’esempio e l’insegnamento di Madre Teresa; sancisce inoltre il legame tra la comunità di Bisceglie e la Santa già instaurato con la testimonianza di Suor Serena accolta con gioia in occasione del V Riconoscimento Giovanni Paolo II. Molto di quello che Papa Wojtyla aveva espresso nei suoi scritti, trova una realizzazione concreta nell’opera di Madre Teresa, come se si ispirassero a vicenda. Adesso con l’arrivo della reliquia, i due giganti della fede trovano una corrispondenza vicendevole anche a Bisceglie”.
La reliquia è già arrivata alla Concattedrale di Bisceglie, dove sarà custodita. Mancano ancora alcuni accorgimenti, però, affinché possa essere esposta alla venerazione dei fedeli. Nei prossimi giorni l’associazione Giovanni Paolo II comunicherà le date e gli orari in cui sarà possibile osservare il prezioso oggetto.