Questa sera, martedì 26 agosto, si terrà l’inaugurazione del nuovo waterfront di via Nazario Sauro, al porto. Le politiche urbanistiche e la gestione della mobilità dell’amministrazione comunale sembrano però non convincere l’Associazione “Bisceglie Vecchia Extramoenia”, che sottopone pubblicamente alcune osservazioni al governo cittadino e al sindaco Francesco Spina.
“Gli interventi sulla mobilità appaiono oggi il vero banco di prova della nuova amministrazione sull’effettiva volontà di cambiare le sorti della nostra città”, scrivono in una nota gli attivisti di Bve. “La complessità della materia e i possibili effetti sulle abitudini dei cittadini sono aspetti la cui gestione richiede competenze e provvedimenti impopolari. L’elaborazione di nuovi modelli di mobilità urbana rappresenta comunque una scelta di politica territoriale strategica improcrastinabile. Eppure l’amministrazione Spina sembra esitare su alcuni passaggi fondamentali. Alcuni di essi vengono riportati dal “Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana della Città di Bisceglie” (DPRU), pubblicato per conto del Comune di Bisceglie il 13 maggio 2010. Il DPRU auspica tra i provvedimenti strategici per la riqualificazione del centro storico “pavimentazioni, video-sorveglianza, logistica nel trasporto merci e ZTL”. Alcuni importanti interventi di ripavimentazione sono già stati eseguiti in piazza Castello e lungo le mura aragonesi. Gli stessi interventi rischiano tuttavia di essere fortemente compromessi, sia sotto il profilo della valorizzazione sia sotto quello della tenuta degli stessi. La fruibilità del patrimonio viario riqualificato non può in alcun modo prescindere da iniziative di limitazione del traffico veicolare nel centro storico (Zona a Traffico Limitato o ZTL). Il Comune ha provveduto ad abilitare una serie di varchi elettronici agli ingressi del centro antico, completando l’acquisto dei pass da consegnare ai residenti, ma a distanza di più di un anno la regolamentazione del traffico privato nella città vecchia rimane inspiegabilmente sospesa, a fronte di un impegno finanziario già sostenuto di alcune migliaia di euro”.
“Stessa sorte sembra ora toccare il lungomare Nazario Sauro”, sottolineano i membri dell’associazione Bisceglie Vecchia Extramoenia. “L’intervento che ci si appresta ad inaugurare è una parte di un progetto più ampio di riqualificazione di una delle aree più degradate della città, che dovrebbe consentire di ricucire la frattura tra la città ed il porto. Il citato DPRU pone tra le priorità quella della “riqualificazione del waterfront con pedonalizzazione del lungomare N. Sauro”. Tuttavialo stillicidio a cui stiamo assistendo fa tremare i polsi di chi attende da decenni la restituzione alla fruibilità dei cittadini di una delle zone più suggestive della città. In questo senso l’inerzia dell’amministrazione comunale potrebbe ridimensionare fortemente le ambizioni di un progetto che è costato alla collettività 4,3 milioni di euro. Un ripensamento sulla regolamentazione del traffico in questa zona della città sarebbe deleterio sotto diversi punti di vista: il fronte del porto appena riqualificato ripiomberebbe nel degrado, riacquistando l’impropria funzione di bretella stradale e di parcheggio a ridosso delle mura antiche. Gli effetti nefasti di questo stop al percorso virtuoso intrapreso non hanno tardato a manifestarsi (recentemente l’incendio di un auto parcheggiata lungo le mura ne ha danneggiato la superfice appena restaurata, quasi un monito a fare la cosa giusta). Le attività economiche potenzialmente dislocabili lungo il perimetro esterno delle mura (bar, ristornati, ecc.) vedrebbero ridimensionante fortemente le proprie potenzialità di crescita, non potendo più contare su uno spazio riqualificato pienamente fruibile”, concludono i componenti di Bisceglie Vecchia Extramoenia.