In questo articolo avremmo voluto scrivere di quanto accaduto nella prima gara stagionale in campionato del Bisceglie Calcio dopo le tante vicissitudini estive, invece siamo qui a raccontarvi di un diritto che ogni giornalista deve rivendicare e far rispettare e che ieri al sottoscritto è stato negato: il diritto di cronaca.

Questo è accaduto ieri pomeriggio nei pressi dello stadio Gustavo Ventura quando accingendomi a fare il mio lavoro, scrivere per Bisceglie24 la cronaca del match di Serie C tra Bisceglie e Vibonese, mi sono recato alla biglietteria per ritirare l’accredito stampa. Breve inciso, in settimana ho adempiuto al mio dovere inviando nei tempi indicati dall’Ufficio Stampa del Bisceglie Calcio tutto il materiale richiesto. In data 14 settembre, ore 19:08, ho ricevuto mail nel quale c’è scritto: “richiesta di accredito stampa correttamente ricevuta e confermata”, motivo per il quale sono andato serenamente allo stadio giungendo alla biglietteria alle ore 17:35, gara prevista alle ore 18:30.

Dopo aver fatto una lunga fila arriva il mio turno, ma l’accredito non si trova e per far sfoltire la fila vengo “parcheggiato” in una zona laterale. Dopo aver aspettato ben 30 minuti e dopo aver pazientato non poco chiedo nuovamente dove sia il mio accredito, in tutta risposta mi viene detto: “il tuo accredito non lo troviamo pazienta ancora”. Giunte le ore 18:25 la pazienza stava per terminare, ma le buone maniere no, quindi ho chiesto nuovamente di entrare visto che alla domanda di accreditamento mi era stato dato parere positivo dall’Ufficio Stampa stellato. La risposta che ricevo è un poco simpatico, “tu fai il tuo che io faccio il mio”. Ultima possibilità di fare ciò che mi spetta, il mio mestiere, è contattare telefonicamente l’addetto stampa del Bisceglie che al mio appello nel farmi entrare risponde dicendomi: “mi dispiace ma non posso fare nulla, anzi scusami devo chiudere perché devo fare delle cose”.

Desolato ed anche arrabbiato per la risposta avuta da un addetto stampa che lavora per una squadra professionistica, mi sono allontanato dallo stadio Gustavo Ventura senza aver potuto fare quello che dovevo per la mia testata e vedendo calpestato come carta straccia il diritto di cronaca, sacro a qualsiasi latitudine e per qualsiasi collega, che si tratti della penna migliore del pianeta o dell’ultimo arrivato tra i redattori. Una pagina triste, tristissima che mi auguro non accada nuovamente in futuro.