Bloccato e rimproverato dal gestore di un lido balneare mentre si scambiava un bacio con il suo compagno, questo è quanto di spiacevole accaduto lo scorso 14 agosto al biscegliese Giancarlo Leone durante l’happy hour al “G Beach” di Gallipoli.
“Erano all’incirca le ore 19 quando il (a suo dire) direttore del lido balneare si è avvicinato a me ed al mio compagno e, senza perdere tempo in presentazioni, ci ha imposto con modi non proprio affabili e amichevoli di non baciarci ulteriormente, pena l’allontanamento dalla struttura”, ci ha raccontato il ragazzo biscegliese, “abbiamo chiesto una valida motivazione e lui in prima battuta ci ha risposto: “perché lo dico io”, tagliando corto e guardandoci in maniera prepotente”.
Dopo un primo momento di smarrimento la coppia ha poi chiesto ulteriori spiegazioni circa le ferme rimostranze espresse dal gestore del lido: “perché non poterci baciare se non c’è cosa più bella al mondo di amare e di poter esprimere i propri sentimenti?”, il responsabile della struttura avrebbe quindi replicato: “appellandosi al fatto che nella struttura, rinomata per la presenza di persone Lgbt, ci fossero famiglie con bambini”. Leone ha proseguito la sua denuncia: “Non mi piace e non vorrei assolutamente far polemica sull’avvenuto, ma è stata davvero una situazione imbarazzante, mi son davvero sentito toccato nel profondo durante quella becera conversazione e mi son chiesto più volte se stavamo facendo qualcosa di male. E’ un episodio che inquieta e fa riflettere”.
Il biscegliese Giancarlo Leone ha quindi concluso dichiarando: “Spero vivamente che, rendendo pubblica la vicenda, si possa far sì che il gestore del lido si ponga delle domande su ciò che è avvenuto. Pur dubitando che lo faccia in quanto alla fine della conversazione ha tagliato corto dicendo: “voi la pensate in un modo ed io in un altro”, non ha mai voluto porsi realmente in discussione”.
Il lido “G Beach” di Gallipoli ha fornito la sua versione attraverso un comunicato ufficiale: “Senza scomodare il codice penale, ogni atteggiamento volgare in una spiaggia frequentata anche da bambini e famiglie deve essere bloccato all’istante. Non si parla nel caso specifico di baci romantici al tramonto ma di effusioni più spinte, molto più che censurabili. Non scendiamo nei particolari per una mera questione di buon gusto. Per questo motivo al G Beach sono state richiamate due persone che semplicemente non mantenevano un contegno adeguato. L’orientamento sessuale resta sempre una scelta privata, non ha ovviamente inciso nella nostra decisione”.
“In passato”, hanno poi proseguito i responsabili del lido, “egual trattamento è stato riservato ad una giovane coppia etero che aveva avuto comportamenti analoghi. L’omofobia non appartiene né alla gestione del G Beach né alla storia del suo titolare milanese, famoso per i suoi party sia in Italia che all’estero dove la comunità gay e Lgbt è sempre stata trattata con grande rispetto, un rispetto reciproco”.
“Il G Beach è un attività friendly e sempre tale rimarrà”, hanno concluso dal lido di Gallipoli, “In ogni caso non si transige su atteggiamenti equivoci e volgari, a prescindere da ogni orientamento sessuale”.