Con l’avvento della stagione estiva è tornato a manifestarsi, per le vie di Bisceglie, il problema del randagismo. Il fenomeno è persistente e purtroppo ben radicato sul territorio durante tutto l’anno ma nel periodo estivo i branchi di cani si spingono più frequentemente in città in cerca di acqua e cibo. Ieri pomeriggio sono stati avvistati cinque randagi su via Imbriani, all’altezza dell’incrocio con via San Martino e via Alceo Dossena. I cani si aggiravano un po’ spaesati per la strada di scorrimento creando qualche disagio agli automobilisti ma soprattutto mettendo in pericolo la propria incolumità. I randagi sono sembrati docili ed assolutamente non curanti della presenza degli esseri umani. Dopo una breve “ricognizione” in via Dossena i cani sono poi spariti nei campi proseguendo in direzione della linea ferroviaria.
Ricordiamo per l’ennesima volta che secondo le attuali leggi in vigore nella nostra regione, l’accalappiamento e le cure dei cani randagi sono affidati all’ASL di competenza, la quale esegue anche gli interventi veterinari per la sterilizzazione. Il Comune è invece responsabile del vitto ed alloggio dei randagi.
La domanda che poniamo ancora una volta a chi di competenza è come mai non si riesce a contrastare efficacemente il fenomeno randagismo ? Teoricamente una volta accalappiati e sterilizzati tutti i cani presenti sul territorio il fenomeno del randagismo si estinguerebbe da solo nell’arco di quattro, cinque anni, a patto di vigilare anche sul fenomeno abbandoni. Inoltre sarebbe anche possibile reimmettere i randagi sul territorio dopo la sterilizzazione, a settembre scorso il comune si era mosso in questa direzione stipulando una polizza assicurativa per tale scopo (leggi qui). La reimmissione sul territorio consentirebbe anche di abbattere i costi di vitto ed alloggio dei randagi che il comune paga annualmente, attualmente la cifra destinata a questo fine si aggira attorno ai 350.000 euro.