Promuovere una buona ed efficace didattica digitale dei propri alunni e fornire comportamenti corretti quando si lavora online, questo è l’obiettivo che si prefissa anche la scuola media “Riccardo Monterisi” di Bisceglie.
Nel corso degli incontri con i genitori degli alunni delle classi quinte delle scuole elementari di Bisceglie, la dirigente scolastica, professoressa Lucia Scarcelli, ha annunciato che a partire dal prossimo anno scolastico 2018-2019 la scuola intraprenderà un percorso di innovazione tecnologica nell’insegnamento e nell’apprendimento attraverso l’attivazione di una prima “classe digitale”, un nuovo ambiente di apprendimento in cui gli alunni lavoreranno in rete con i tablet iPad e con libri digitali, come previsto dall’azione #6 del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Una corretta applicazione delle nuove tecnologie alla didattica risponde al bisogno di allenare precise e necessarie competenze negli alunni. Pensare prima di cliccare sulla tastiera, imparando ad usare bene quest’ultima nella vita, nella quotidianità, sviluppando quelle che l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiama life skills, l’insieme di abilità personali e relazionali necessarie per governare i rapporti con il resto del mondo e per affrontare positivamente la vita quotidiana.
Le adesioni alla nuova classe digitale saranno su base volontaria e verranno espresse dai genitori sul modulo online di iscrizione disponibile dal 16 gennaio 2018, barrando la casella “sì” contenuta nella sezione “I servizi forniti dalla scuola”. Nel caso in cui le richieste di iscrizione dovessero superare il numero massimo di alunni previsto per la classe, si procederà a un sorteggio alla presenza dei rappresentanti dei genitori facenti parte del Consiglio di Istituto.
Il progetto “Classe Digitale Byod” coinvolgerà tutte le discipline e tutti i docenti della classe e avrà le finalità di sviluppare negli studenti competenze informatiche e promuovere un uso consapevole delle tecnologie digital, presentare i contenuti disciplinari con un linguaggio e con strumenti più vicini al mondo dei giovani studenti, costruire contesti educativi “attivi” che coinvolgano gli studenti, motivandoli ad essere protagonisti del loro processo di apprendimento e documentandolo. Un aspetto da non trascurare, inoltre, è quello del benessere fisico perché il tablet utilizzato nella classe digitale, grazie alla sua leggerezza, renderebbe le cartelle degli studenti molto meno pesanti poiché tutti i libri scolastici sono contenuti in esso.