“Occorre programmare, ancor prima che sopravvengano altri pensionamenti (dopo quello dell’ispettore Nicola Di Lecce), il reclutamento di almeno 10 nuove unità per il Corpo della polizia locale di Bisceglie, possibilmente di giovane età”. E’ l’appello che il comandante della polizia locale, Maggiore Michele Dell’Olio, ha rivolto alle istituzioni e in particolare alla nuova amministrazione che si susseguirà con le elezioni comunali che si terranno nel 2018.
Attualmente nella nostra città operano 33 agenti di cui 2 distaccate presso gli uffici giudiziari. Per convenzione, invece, il numero di agenti in rapporto alla popolazione dovrebbe essere di circa 1:1000 e quindi a Bisceglie ci dovrebbero essere 55 vigili in servizio. “L’anno appena trascorso ha visto costanti le difficoltà della polizia municipale nell’assicurare i servizi istituzionali per via dell’esiguo numero di unità disponibili in organico”, ha sottolineato il capo dei vigili urbani nella sua tradizionale relazione annuale esposta al termine della messa in onore si San Sebastiano martire, patrono del Corpo, celebrata la mattina di sabato 20 gennaio nella cripta della concattedrale di Bisceglie. “Si è cercato di sopperire alla cronica carenza di organico avvalendosi della tecnologia il cui utilizzo ha innalzato in modo esponenziale il numero delle violazioni elevate e gli indici di produttività ma ha, nel contempo, affievolito il rapporto diretto tra noi agenti urbani ed i cittadini nelle vie della città. L’utilizzo di tali apparecchiature impone l’impiego di una aliquota del personale per la gestione dei procedimenti sanzionatori nelle loro fasi conseguenti all’accertamento delle violazioni”.
“Le nuove competenze funzionali attribuite dalla normativa più recente alla Polizia Locale tendono, inoltre, a burocratizzare sempre più le nostre attività (nel 2017 sono stati eseguiti 747 atti provenienti dagli uffici giudiziari e ulteriori 76 atti di altri enti pubblici, 402 accertamenti sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica, 2.360 pratiche e accertamenti anagrafici a cura dell‘ufficio informazioni su richiesta dell’anagrafe comunale e sono state evase 1.934 informazioni richieste da altri uffici comunali per la corresponsione di contributi economici) riducendo di fatto l’impiego di unità operative adibite al controllo del territorio”, ha continuato il Comandante Dell’Olio. “Per cui, l’incremento dei procedimenti sanzionatori conseguente all’uso di sistemi automatici di rilevamento delle infrazioni, le sempre più numerose attività di accertamento richieste alla polizia locale da altri uffici comunali, oltre alle attività gestionali necessarie per il funzionamento del Comando, impongono l’impiego di alcune unità del Corpo per lo svolgimento di attività prettamente burocratiche espletate all’interno degli uffici le quali non vengono percepite dalla cittadinanza in termini di sicurezza”.
“E’ il momento di una inversione di tendenza”, ha aggiunto con fermezza il Maggiore Michele Dell’Olio. “Non è più sufficiente sopperire alla carenza di organico solo con l’ausilio della tecnologia e con la collaborazione seppur utile di operatori di mobilità privi di poteri sanzionatori durante il periodo estivo. Occorre recuperare un contatto più diretto con i cittadini e per far ciò, oltre a nuove strategie organizzative, sarà indispensabile fare ogni sforzo possibile per incrementare il contingente numerico degli agenti. Attualmente solo due terzi del personale disponibile è preposto in via continuativa al controllo del territorio atteso che le restanti unità adempiono a funzioni specifiche quali la polizia annonaria e amministrativa, la polizia giudiziaria, la gestione della centrale operativa, la gestione delle procedure sanzionatorie e del contenzioso e le attività informative. Se si considerano i riposi e le giornate non lavorative con estrema difficoltà si riesce a rendere operative più di tre pattuglie per turno in una città con un territorio alquanto esteso, con una rilevante realtà socio-economica e con una popolazione residente che supera i 55.000 abitanti”.
“Ho avuto contezza di proposte finalizzate ad adibire il personale di vigilanza in via esclusiva all’espletamento di servizi esterni”, ha fatto notare il capo della polizia locale. “Come non condividere tali indicazioni che per essere attuate necessitano, però, della sostituzione di agenti urbani con personale amministrativo altrettanto professionalizzato. Credo che allo stato attuale tale soluzione consentirebbe di recuperare ai servizi esterni comunque poche unità. Stante le criticità degli organici di altri uffici comunali e considerata l’elevata età media della maggior parte dei componenti del Corpo della polizia locale, riterrei auspicabile un ricambio generazionale anche in ragione della tipologia dei servizi a cui sono preposti gli agenti urbani, demandando i servizi interni al personale con più anni di anzianità”, ha concluso il Maggiore Michele Dell’Olio.