Il problema della siccità, con la tragedia della Marmolada e l’aumento di casi di covid con la nuova variante hanno messo quasi in secondo piano il problema dei profughi che continuano a fuggire dalla guerra in Ucraina. Non si è dimenticata di loro la Caritas, nazionale, diocesana e cittadina, che quotidianamente fornisce un sostegno alle persone arrivate a Bisceglie da quei territori in fiamme. “A.P.R.I agli Ucraini” è il nuovo Progetto Caritas che è stato inaugurato ieri, venerdì 8 luglio, presso la Scuola Angela Di Bari, dove si svolge il Campus Estivo I Care.
A.P.R.I. è un acronimo che sta per Accogliere, Proteggere e Promuovere, Integrare: sono i quattro verbi pronunciati da Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata del Migrante del 2018 per affrontare il tema dei migranti e dei rifugiati, con proposte e azioni concrete su come attuare questo invito.
Utilizzando il contributo dell’8permille, la Caritas cittadina sta accogliendo 14 bambini e ragazzi nel Campus estivo di I Care, che si è inaugurato alla presenza dell’assessora ai Servizi Sociali, avv. Roberta Rigante, del referente cittadino Caritas e del Progetto A.PR.I. dott. Sergio Ruggieri, e del prof. Carmine Panico, referente Campus estivo e accoglienza agli Ucraini nonché presidente della Cooperativa “Mi stai a cuore”.
L’assessora Roberta Rigante ha ricordato che erano stati censiti 75 nuclei familiari ucraini già prima dello scoppio della guerra. Oggi il numero è raddoppiato e le necessità anche, visti i bisogni dei profughi. “L’amministrazione Comunale ha attivato un coordinamento con tutte le forze in campo, in primis con il corso di alfabetizzazione della lingua italiana organizzato dal dott. Mauro De Cillis. E tutte le ludoteche e le associazioni sportive hanno dato un contributo fattivo nei loro ambiti. Un giovane ucraino è stato accolto dall’Associazione Baywatch per l’assistenza sulle spiagge. Inoltre l’Amministrazione Comunale ha emanato un avviso pubblico per raccogliere la disponibilità di famiglie biscegliesi ad accogliere ucraini senza alloggio: è questa la grossa emergenza attuale a cui si deve rispondere”.
“Ci sono casi di famiglie con bimba piccola, senza un posto fisso dove stare, e ciò non permette neppure di mettersi alla ricerca di un lavoro”, racconta anche la mediatrice culturale Marina Dobryden. Sono oltre 150 gli Ucraini seguiti dalla Caritas, sia con i pasti e gli alimenti freschi tramite RecuperiAmoci, sia con quanto serve per abbigliamento quotidiano e biancheria attraverso l’Emporio ecosolidale, sia con l’ospitalità nei locali Caritas e di Casa Barbiana offerta a sedici persone.
Se col Progetto A.PR.I. agli Ucraini, che utilizza i fondi dell’8permille, arriveranno in due trance 21mila euro, la Caritas diocesana comparteciperà con altri 7mila per coprire il costo complessivo del Progetto. Ancora una volta, la Caritas di Bisceglie rivolge un appello ai generosi Biscegliesi che mai hanno fatto mancare il loro appoggio ed il loro contributo in ogni emergenza. Chiunque abbia la possibilità di ospitare i profughi o di procurare alimenti o beni di prima necessità può rivolgersi al centro cittadino Caritas (ai cappuccini Via prof. M. Terlizzi, 24) tutti i giorni tranne la Domenica o contattare Sergio al 3356373728 o Antonio 340 567 1370.