Il responsabile della Caritas cittadina, Sergio Ruggieri, ha illustrato i progetti e gli obiettivi perseguiti nell’anno appena trascorso e le idee per il nuovo.
“Nel 2018”, ha esordito il responsabile, “la Caritas ha portato avanti i progetti già in essere. Anzitutto i centri d’ascolto parrocchiali, settimanali o quindicinali, e la distribuzione degli alimenti effettuata sempre dalle comunità parrocchiali, le quali assistono complessivamente 500 famiglie. Nel corso dell’anno è stato attivato, inoltre, un servizio docce nell’ex convento dei Cappuccini, sede del Centro Caritas cittadino, per coloro che ne hanno bisogno. Sembrerà strano, però, ci sono diverse famiglie che non dispongono di acqua calda corrente. Abbiamo anche spostato al Centro il servizio scolastico per la scuola secondaria di primo grado, mentre il sostegno scolastico per la scuola primaria fa capo ad alcune parrocchie, Santa Maria Madre di Misericordia, Santa Maria di Passavia e San Matteo. Continua, inoltre, da otto anni il progetto Recuperiamoci, fiore all’occhiello della Caritas biscegliese, con l’obiettivo di recuperare il cibo invenduto. Ci sono dei volontari, infatti, che la mattina raccolgono le vivande nei fruttivendoli, panifici e ristoranti, poi nel pomeriggio ci sono altri volontari che recuperano, per l’appunto, la roba e la distribuiscono in serata agli utenti. Circa 80 famiglie”.
“Progetto avviato quest’anno”, ha continuato Ruggieri, “è l’Emporio eco – solidale, finanziato dall’8 x 1000 della Cei e cofinanziato da privati. Si tratta di un negozio in cui le persone meno abbienti possono acquistare attraverso una tessera magnetica a punti, senza giri di monete. È un discorso pedagogico per loro e di dignità nel ricevere questi indumenti. Gli utenti sono circa 180 nuclei familiari”. “Il dato positivo”, ha sottolineato Sergio Ruggieri, “è la risposta altissima da parte dei cittadini biscegliesi. Abbiamo ricevuto, infatti, tanta roba e nei giorni scorsi abbiamo organizzato la Giornata del dono, distribuendo gli indumenti alle famiglie e i giocattoli ai bambini. Un ulteriore aspetto importante è l’implementazione di un servizio più sistematico per i nostri fratelli carcerati. Oltre ai 55 volontari che quindicinalmente animano la celebrazione eucaristica all’interno della Casa Circondariale di Trani, ci sono dei volontari più adulti che si occupano della catechesi in vista dei sacramenti per i carcerati. In più c’è un servizio di assistenza a chi vive agli arresti domiciliari, perché spesso quest’ultimi non hanno neanche una famiglia e i nostri volontari diventano l’unico riferimento concreto per loro. In più c’è la possibilità di esercitare pene alternative attraverso il volontariato. Abbiamo attivato anche un servizio cerca – lavoro, una sorta di database, in cui mettiamo in contatto domanda e offerta lavorativa. Da 25 anni, inoltre, la Caritas organizza il tradizionale pranzo di Natale con le famiglie meno abbienti all’insegna dell’altruismo e dell’allegria. Per concludere diversi licei di Bisceglie e di Trani stanno portando avanti con la Caritas il progetto di alternanza scuola – lavoro. In conclusione importante è stata la nascita del Poliambulatorio Il buon Samaritano di Epass Onlus, con cui la Caritas ha collaborato”.
In merito ai progetti dell’anno appena iniziato il responsabile della Caritas cittadina ha spiegato: “Per quanto concerne l’Emporio eco – solidale saranno attivi dei laboratori per il recupero del mobilio e per la sartoria, anche perché la Caritas disporrà di maggiori spazi, infatti, usufruiremo anche dell’edificio dell’ex Cpr. Inoltre partirà all’interno delle comunità parrocchiali un progetto dal titolo “Volti rivolti”, per la conoscenza e integrazione del diverso. In ultimo il progetto “Spreco Zero”, condiviso con il Rotary, volto a sensibilizzare all’utilizzo consapevole degli alimenti i genitori e gli alunni delle scuole primarie e secondarie locali”.
“La notizia più bella, però”, ha evidenziato Sergio Ruggieri, “è l’arrivo entro fine febbraio di una famiglia eritrea composta da 11 persone (madre, padre, figli e zii) che arriverà a Bisceglie, attraverso il progetto “Corridoi Umanitari”, sostenuto dalla Caritas e della Comunità di Sant’Egidio. Essi saranno ospitati all’interno del Centro cittadino e saranno inseriti all’interno di un progetto biennale d’integrazione, sostenuto dalla Caritas, all’interno del tessuto cittadino biscegliese. Per questo motivo chiediamo aiuto e solidarietà da parte della città tutta”.
Per chi volesse mettersi in contatto con la Caritas cittadina, cimentandosi nel volontariato, può contattare Sergio al 3356373728 o Michele al 3282814938.