“Il Tribunale di Trani, con provvedimento del 10 ottobre 2016, ha dichiarato improcedibili i ricorsi proposti, nel 2012 dalla Procura della Repubblica e nel 2013 da Cofely Italia SpA (creditrice della Congregazione, ndr), per il fallimento della Casa della Divina Provvidenza”. A renderlo noto è un comunicato dell’ente. “La decisione del Tribunale”, si legge, “è motivata dall’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria da ultimo prorogata fino al febbraio 2017, a seguito di decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Il Collegio ha ritenuto che l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria (finalizzata alla cessione dell’azienda) precluda qualsiasi pronuncia in ordine alla chiesta dichiarazione di fallimento divenuta improcedibile”.
“Il fallimento è stato scongiurato solo grazie all’ammissione dell’Ente alla procedura di amministrazione straordinaria, ma restano ancora tante difficoltà”, ha dichiarato Bartolomeo Cozzoli, commissario straordinario della Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza. “Dall’esito della procedura di cessione dipenderanno le sorti finali dell’Opera voluta da Don Pasquale Uva”.