Prevalgono i dubbi dei sindacati al termine dell’incontro avvenuto il 5 gennaio nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, con i vertici di Universo Salute Srl, di cui è stata accettata l’offerta per la vendita (leggi qui), e il commissario straordinario della Cdp, Bartolo Cozzoli. La riunione era incentrata sul futuro dei livelli occupazionali. Il gruppo foggiano di Michele D’Alba e Paolo Telesforo era chiamato a spiegare come e quanto avrebbe voluto salvaguardare i 1500 lavoratori della Casa Divina Provvidenza.
Nell’incontro al Mise sono emerse le intenzioni manifestate dal presidente di Universo Salute, Michele D’Alba, circa la volontà di ridare slancio alla Cdp. Il gruppo foggiano, tuttavia, non ha esposto i dettagli del piano industriale e dell’offerta, che dovranno essere resi noti in un nuovo incontro che si terrà il prossimo 18 gennaio.
“Vanno chiariti ulteriormente alcuni passaggi fondamentali rispetto ad alcune partite di salario, rispetto ad alcune questioni che riguardano processi di investimento”, ha dichiarato al termine dell’incontro, che ha dato avvio alla consultazione sindacale per la cessione della Cdp, Biagio D’Alberto, segretario Cgil Funzione Pubblica Puglia. “Abbiamo bisogno di capire meglio il progetto industriale su cui si vuole impiantare il futuro dell’azienda”.
Il sindacato più ottimista è l’Usppi, che già a pochi giorni dal vertice romano si era dissociato dalla lettera aperta alla cittadinanza nella quale Fials, Cgil/Fp, Cisl/Fp, Uil/Fpl Fsi Ugl e Usb chiedevano che la Casa Divina Provvidenza fosse rilevata da soggetti senza fini di lucro (leggi qui). “Da una certezza di fallimento, oggi c’è la luce”, ha sostenuto alla fine dell’incontro Nicola Brescia, segretario nazionale Usppi. “Una società che intende rilevare i tre plessi salvaguardando 1500 lavoratori. Una società con 1800 lavoratori e 62 milioni di euro di fatturato, quindi molto importante. Per noi è un grande successo”.