Dopo alcuni giorni torniamo a parlare della vicenda incresciosa che ha visto protagonista Paolo Amoruso, 19enne biscegliese, su suolo americano. Abbiamo intervistato il giovane per farci raccontare cosa è successo lo scorso 23 febbraio, quando è stato trattenuto per ore (senza neanche la possibilità di contattare i parenti) dagli agenti dell’ufficio immigrazione dell’O’Hare International Airport di Chicago a causa di una incomprensione. Paolo era in viaggio verso la città di Washington in Iowa, dove avrebbe dovuto passare qualche settimana in compagnia di una sua parente, Lorraine Williams. Gli agenti che lo hanno rimpatriato, però, sostengono che Paolo abbia invece riferito loro di essere sbarcato in America per motivi di lavoro. Il caso, grazie alle numerose segnalazioni della zia, è stato ripreso anche da alcune emittenti radiotelevisive e radiofoniche di Illinois e Iowa.
Ecco quello che ci ha raccontato su quanto accaduto e sulle sue speranze in un eventuale nuovo viaggio negli USA.