“La vita così è impossibile”. Parole che lasciano il segno, fanno male. A pronunciarle è Pinuccio, barbone che vive da circa due anni in stazione a Bisceglie o nelle immediate vicinanze. Lo incontriamo la mattina di martedì 9 dicembre, intorno alle 11. È seduto sul cassettone della fontana pubblica in piazza Diaz, affianco al sottopassaggio che collega via Sant’Andrea al centro. Dorme, talvolta ondeggia in avanti rischiando di cadere. Un paio di uomini, nell’arco di dieci minuti, riempiono le loro bottiglie d’acqua e vanno via come se nulla fosse.

Pinuccio è di Andria e ha 68 anni. Da molto tempo il suo unico amico è la strada. E il suo corpo e la sua mente portano tutti i segni evidenti di una vita ai margini della società. Soli due giorni fa, la vigilia dell’Immacolata, è stato portato al Pinuccio barbone soccorsopronto soccorso per il suo stato di salute. Il personale delle Ferrovie dello Stato ha avvertito la Polizia Municipale e gli agenti, vista la situazione, hanno allertato il 118 (foto a destra). Gli chiediamo come stia. Pinuccio è provato ma ci risponde. Le sue parole a volte sono confusionarie ma riesce a farsi capire. Racconta di non essere stato bene. Ci parla della stanchezza e della solitudine, delle difficoltà di vivere in quello stato e dell’indifferenza. Ma talvolta le parole non servono, basta guardare i suoi occhi. E le condizioni del suo fisico. Una signora si avvicina e gli dona qualche spicciolo. Lui li tiene in mano e nel giro di pochi minuti gli cadono più volte senza che se ne accorga. In passato dice di essere stato parrucchiere. Ci chiede aiuto, in particolare qualcosa da mangiare, “quello che vuoi tu, non ci sono problemi”. Indossa solo un maglione e una tuta blu, decisamente poco per difendersi dal freddo che sta per arrivare.

Torniamo in stazione la sera, intorno alle 20, e difatti Pinuccio è nella sala d’attesa perché fuori il clima si sta facendo sempre più rigido con l’approssimarsi della notte. Ha uno zigomo tumefatto e le mani sporche di sangue. Gli chiediamo cosa sia successo, dalle sue parole percepiamo sia stato picchiato da un gruppo di ragazzi. Pinuccio è quasi rassegnato. Ma evidentemente, dentro di lui, resiste la speranza di resistere ancora. Quando lo salutiamo e gli diamo appuntamento al giorno successivo, ci risponde con un eloquente: “A disposizione caro”. Quelle parole che la società e il prossimo, probabilmente, non hanno mai pronunciato nei suoi confronti.

La Polizia Municipale a metà ottobre ha segnalato il caso alle ripartizioni socio-culturali dei Comuni di Bisceglie e di Andria ed ha inoltrato un sollecito nei giorni scorsi. L’auspicio è che i servizi sociali riescano a far fronte a questa situazione drammatica prima che sfoci in tragedia. La nostra repubblica è già ampiamente costellata di interventi tardivi, in tutti i settori della società.

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