“Dopo più di un anno di causa internazionale presso la Corte di Coventry, tra memorie scritte, un infinito numero di e-mail, valutazioni per l’affido, udienze ed interrogatori in video-conferenza, mi sono ritrovato la piccola Emily in studio: una sorpresa, giunta a Bisceglie il 21 marzo, dopo la sentenza di affido del giudice Evans Gordon”. È con queste parole che l’avvocato Pietro Casella ha salutato con gioia l’arrivo di Emily, bambina londinese che era stata sottratta alla sua giovane mamma, ritenuta incapace dai servizi sociali, sanitari e giudiziari inglesi, di prendersi cura della bambina. Una coppia di albanesi residenti a Bisceglie da oltre venti anni, Nazmi e Drita, rispettivamente la sorella della madre della piccola con suo marito, ne avevano chiesto l’affido, che gli era stato negato perché considerati non in grado di accudire la bambina. La coppia, considerata la situazione particolarmente delicata, aveva deciso di rivolgersi a Casella per portare la bambina a Bisceglie.
Dopo una lunga e travagliata attesa, il Giudice aveva deciso di accogliere l’istanza presentata da Casella per l’affidamento di Emily ai servizi sociali di Bisceglie. Adesso l’avvocato, che ha potuto finalmente stringere la piccola, si dice orgoglioso di aver visto “il sorriso, misto a lacrime, di Emily, Drita e Nazmi, umile operaio dal cuore grande quanto il sole, e dei due figli, ora legatissimi alla bambina”. Per Casella è stata “l’occasione di scoprire ancora una volta l’importanza di regole giudiziarie e di civiltà condivise a livello internazionale”. Una difficile audizione in videoconferenza ha posto a confronto due sistemi giurisprudenziali molto diversi tra loro e due visioni della stessa materia non sempre concordanti.
“Con visione laica e dialogante abbiamo superato le differenze e permesso di far prevalere la caratteristica più essenziale: l’umanità”, scrive Casella. “Ricordo bene il giuramento di Drita sul Corano prima dell’audizione”. Annunciando la notizia del ritorno a casa di Emily, nell’alveo della famiglia di appartenenza, l’avvocato biscegliese ringrazia anche le persone che hanno contribuito a questa importante vittoria: Bianca Tino, interprete che ha seguito l’assistita anche a Londra, il team del consultorio familiare e dei servizi sociali (le dottoresse Di Franco, Albrizio ed Immediato), ed il dott. Mauro De Cillis, “costante punto di riferimento tra il nostro Comune e quello di Coventry”. “Un ultimo ringraziamento anche a Gennaro Sinisi, al dirigente Attolico ed al cancelliere Mimì Fata”, conclude Casella. “Solo questo costante e tenace afflato di cooperazione ha reso possibile superare avversità, difficoltà ed incomprensioni”.