Si è celebrata lo scorso 3 ottobre la prima unione civile nella città di Bisceglie. Francesco Foresta, residente a Bisceglie da circa un anno, e il suo compagno hanno aspettato 34 anni per poter coronare il loro sogno e unirsi civilmente. Hanno scelto di vivere nella nostra città dopo trent’anni di convivenza a Milano.

Ma in un giorno così felice, che gli sposi hanno voluto condividere con le persone a loro più care, nella massima riservatezza, c’è qualcosa che non è andata per il verso giusto. A raccontarlo è proprio Francesco Foresta. “Alla cerimonia però non erano presenti né il sindaco Francesco Spina né il vicesindaco Vittorio Fata malgrado la data della cerimonia sia stata scelta proprio in funzione della disponibilità del sindaco“.

Ad agosto scorso la coppia si è recata al comune di Bisceglie per avviare le pratiche: “Abbiamo chiesto chiarimenti su tutti i passaggi burocratici per la nostra unione” spiega Foresta. “Inizialmente ci hanno detto che il comune non era ancora pronto per adempiere a livello burocratico alla nostra richiesta, abbiamo aspettato qualche settimana e a fine agosto abbiamo potuto fare la nostra promessa di matrimonio”. La scelta di Francesco Foresta e del suo compagno è stata quella di non sposarsi in comune durante gli orari d’ufficio: “Non volevamo celebrare la nostra unione nei corridoi di un edificio pubblico, era un momento che aspettavamo da tantissimo tempo. Ci hanno detto che potevamo scegliere tra tre diverse sale ricevimenti e cosi abbiamo fatto. Abbiamo pagato 500 euro per la nostra scelta ed abbiamo anche chiesto una data in cui il Sindaco fosse stato disponibile per celebrare l’unione. Ci è stato risposto il 3 ottobre alle ore 18.30. Ci siamo quindi adattati alla disponibilità del primo cittadino ma poi  non si è presentato alla cerimonia”. In rappresentanza dell’amministrazione comunale, l’assessore al bilancio Carmelo Fuoco.  

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Il musicista Francesco Foresta

Forse il sindaco di Bisceglie è omofobo, se lo è può dirmelo apertamente cosi sarei molto più contento”, commenta Foresta che, insieme al suo compagno, non è più così sicuro di restare a vivere a Bisceglie. “O forse parte della giunta che governa questo paese è omofoba. Se è così ci trasferiremo a Trani (dove Foresta lavora, ndr) o a Molfetta”.

“Mi spiace perché”, spiega Foresta, “questa città mi piace davvero molto e l’ho scelta anche come set per il videoclip della mia canzone”. Francesco Foresta infatti lavora in banca “per vivere”, come dice lui stesso, ma la sua vocazione principale è quella della musica e del cantautorato. Il musicista di origini siciliane ha girato il videoclip del suo brano “E’ un pensiero” proprio tra Bisceglie e Trani. “E’ un pensiero” è un brano molto profondo che affronta le paure di una coppia omosessuale privata dei diritti civili che un tempo erano propri solo delle coppie eterosessuali. Il brano ha ricevuto migliaia di visualizzazioni sulle varie piattaforme web dove è disponibile (clicca qui per vedere il video). “In tanti, anche dall’estero, mi hanno chiesto quale fosse la città che si vedeva nel mio video” spiega il musicista “Io ho spiegato che quel bel mare e quel bel porto erano della città di Bisceglie. Il Sindaco però non mi ha mai neanche contattato per ringraziarmi della pubblicità fatta a Bisceglie, contrariamente a quanto fatto dal suo collega tranese. Per me anche aver portato un singolo turista a Bisceglie è stato un successo”.  

In conclusione Francesco Foresta esprime ancora una volta il suo rammarico per la vicenda: “Io non voglio fare nessuna polemica, sono molto felice per aver coronato il mio sogno e quello del mio compagno. Non posso però far finta di nulla, il sindaco Spina non mi ha mandato neanche un biglietto di auguri o, perlomeno, una comunicazione dove motivava la sua assenza. Siamo i primi a unirsi civilmente a Bisceglie, tra i primi in Puglia, abbiamo scelto di fare una cerimonia ristretta a pochi intimi e senza telecamere ma la presenza del Sindaco o del suo vice era attesa”. Infine Foresta ha concluso il suo intervento sottolineando che accetterebbe volentieri le scuse del Sindaco Spina, a patto che siano sincere e sentite.