Un premio per l’inecepibile lavoro svolto, ma anche un utile strumento per rendere più efficiente l’attività di salvataggio. Qualche giorno fa il responsabile del Centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, Pasquale Salvemini, ha consegnato degli smartphone agli equipaggi dei pescherecci biscegliesi. I telefoni cellulare sono stati forniti alla sezione molfettese del Wwf attraverso il progetto Life Euroturtles, che coinvolge Italia, Slovenia, Croazia, Grecia, Malta e Cipro. Obiettivo del piano la raccolta e l’analisi dei dati relativi alla distribuzione delle due specie di tartarughe presenti nel Mediterraneo, la tartaruga comune e la tartaruga verde.
Sugli smartphones è infatti preinstallata un’applicazione che permette, tramite l’invio di una fotografia, di inviare le coordinate geografiche ed altri dati di tartarughe rinvenute vive o morte, siano esse spiaggiate sulla battigia o impigliate tra le reti. La cattura accidentale di tartarughe è infatti un fenomeno molto comune che mette a rischio la sopravvivenza degli animali. La lunga collaborazione di Pasquale Salvemini con la marineria biscegliese e tranese ha dato finora ottimi risultati, con centinaia di esemplari salvati ogni anno. I dati raccolti saranno tramite l’app saranno raccolti e gestiti dallo staff del Museo di Storia Naturale di Zagabria.
“Sempre nell’ambito dello stesso progetto”, si legge nella nota stampa del Wwf Molfetta, “nel medio e basso Adriatico è in corso lo studio, anche con l’ausilio di droni, per la mappatura sistematica della presenza di tartarughe marine, nonché per l’individuazione di rotte migratorie ed eventuali zone di nidificazione”.