A proposito della corsa ai ripari di molte regioni che si stanno attrezzando per far fronte alla seconda ondata di contagio affidandosi agli alberghi in cui saranno ospitati pazienti che non necessitano di ricovero, Biagio D’Alberto, segretario generale Cgil Bat afferma: “Scorrendo l’elenco dei luoghi dove sono state definite intese con i gestori di alberghi si ritrovano le città di Bari, Altamura, Conversano, Lecce e Brindisi. Non c’è nulla che riguardi la Bat. Non sappiamo se si tratti di una dimenticanza, di un rinvio o anche di una scelta strategica. Ma siamo certi che l’assenza di questo territorio nell’indicare un riferimento alberghiero vada rapidamente colmata. Al di là del campanile, i numeri ci dicono che in queste settimane la Bat si sta rivelando, insieme a Bari e Foggia, tra le province a più alto indice di contagio”.
“Riteniamo che sia fondamentale indicare strutture che eroghino un servizio dedicato ai positivi asintomatici ed agli operatori della sanità, rafforzando contemporaneamente il sistema di assistenza domiciliare perché gran parte dei malati di Covid deve essere curata a casa – sostiene D’Alberto – In questo percorso la ricettività alberghiera è centrale, così da mettere a disposizione stanze per chi non può affrontare la malattia da asintomatico in casa o per chi lavorando negli ospedali trova difficoltà a tornare in famiglia nei turni di riposo. Ribadiamo – spiega in conclusione – la nostra convinzione: curare a casa significa anche ridurre la moltiplicazione dei contagi e soprattutto alleggerire la presenza dei malati nelle corsie degli ospedali, che mai come in questa fase stanno vivendo il punto di massima criticità”.