Dall’Ente Bilaterale Cimala Ebat di Bari un contributo economico dedicato ai braccianti che hanno lavorato per almeno 50 giornate nel 2019 presso enti o aziende operanti nella provincia di Bari e in alcuni comuni della BAT (7 comuni ex Bari).
Questo è quando stabilito dal Comitato di Gestione della Cimala Ebat di Bari nella seduta del 02 novembre 2020 che ha deliberato di riconoscere un contributo una tantum denominato “Coronavirus SARS CoV-2” con l’obiettivo di fornire un aiuto economico agli operai agricoli positivi al virus stanziando un importo di 40.000. Possono presentare domanda i braccianti che, a seguito dell’esecuzione del tampone molecolare rino-faringeo nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2020, siano risultati positivi al Coronavirus SARS CoV-2, come da Attestazione di esecuzione del Tampone o Referto rilasciato dalle competenti Autorità.
“Si tratta di un contributo di 200 euro, che si aggiungeranno alle eventuali prestazioni erogate dallo stesso ente a titolo di malattia/ infortunio, importante per dare un segnale di vicinanza e un supporto economico, alla categoria bracciantile – esordisce Pietro Buongiorno, Presidente Cimala Ebat di Bari e BAT – l’ente bilaterale in questo anno non si è tirato indietro dal supportare il comparto agricolo durante la pandermia: nei mesi scorsi ha provveduto, infatti, all’acquisto di 30mila mascherine filtranti lavabili, poi distribuite gratuitamente direttamente ai lavoratori e alle aziende, in regola col versamento dei contributi dovuti. Dunque anche questa indennità è un modo per aiutare i lavoratori del comparto agricolo che, con abnegazione e sacrificio, hanno continuato a lavorare nella filiera per assicurare l’approvvigionamento di derrate alimentare sulle tavole delle proprie comunità”.
Le domande potranno essere inoltrate dal 18 gennaio al 31 marzo presentandosi presso la sede dell’Ente o presso quelle delle Organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil e datoriali Confagricoltura, Coldiretti e Cia.