Buon successo di pubblico per la conferenza che si è svolta ieri, venerdì 31 marzo, nella sede del circolo Arci Open Source. Ospite d’eccezione del convegno, moderato dalla redattrice della rivista Mosaico di Pace Rosa Siciliano, la politica e attivista Luisa Morgantini, candidata al Premio Nobel per la Pace nel 2005, nota per il suo impegno civile e per il suo interesse verso la cosiddetta “questione palestinese”, tema sul quale si è sviluppato l’incontro.
Con l’ausilio di immagini e video Luisa Morgantini è riuscita a fornire al pubblico un quadro chiaro della situazione attuale, facendo un esauriente excursus storico sulle cause che hanno portato Israele ad occupare militarmente l’intera Palestina. La difficile convivenza tra israeliani e palestinesi, che provoca quotidianamente scontri e rivolte, è – secondo la Morgantini – una vera e propria segregazione (definita da alcuni un “secondo apartheid”) a cui i palestinesi sono sottoposti da parte del governo israeliano, vessati dall’opprimente presenza militare e oberati dalle tasse. Nel corso della discussione tra la politica e Rosa Siciliano non sono mancati riferimenti alla politica internazionale: emblematico in tal senso il parallelo tra il muro tra Stati Uniti e Messico proposto da Trump e quello, certamente meno noto, realizzato da Israele al confine con la Cisgiordania, emblema della segregazione palestinese. “Esistere è, per i palestinesi, resistere”: la speranza per il futuro, così come traspare da queste parole, è che l’opinione pubblica e le organizzazioni internazionali diano maggiore attenzione al problema e riescano a garantire la convivenza pacifica di due popolazioni all’interno di un solo Stato.