Nuova presa di posizione dei Cittadini a 5 stelle in Movimento di Bisceglie sulla questione legata alla raccolta differenziata “porta a porta”, a seguito della conferma del contratto della durata di sette anni per la raccolta domiciliare dei rifiuti su tutto il territorio cittadino, con l’obiettivo di raggiungere il 60% di raccolta differenziata già nel primo anno ed evitare così che l’eco-tassa, che punisce i comuni meno virtuosi, possa costringere ad un nuovo aumento delle tasse comunali.

“Congratulandoci della felice seppur tardiva risoluzione – si legge nel comunicato stampa della sezione biscegliese legata dall’esterno al Movimento 5 Stelle – facciamo notare che questo costoso contratto di appalto seppur preveda la fornitura a tutti gli utenti di sacchetti con codice a barre identificativo e di contenitori (cestelli per le singole utenze, bidoni carrellati per i condomini con più di 15 utenze) provvisti di transponder, non introduce la tariffazione puntuale, sottraendo di fatto la concreta possibilità per ciascun utente cittadino di pagare in base alla quantità di rifiuto prodotto”.

Il sistema di tariffazione puntuale permetterebbe, a detta dei Cittadini a 5 stelle, di dare vantaggi agli utenti che differenziano producendo meno spazzatura possibile, mentre il sistema odierno prevede ancora il calcolo delle tasse in base alla superficie in metri quadri degli immobili di proprietà, senza tener conto dell’effettiva quantità di rifiuti prodotti.

“Applicata in vari Comuni d’Italia – si legge ancora nel comunicato – la tariffa puntuale viene calcolata grazie all’uso di una tecnologia di cui anche noi biscegliesi saremo forniti: il transponder RFID UHF (Radio Frequency IDentification Ultra High Frequency), un microchip che ha la capacità di far identificare e di far memorizzare agli operatori ecologici i dati relativi ai rifiuti esposti nei vari bidoni o nei sacchetti. Peccato che i nostri transponder non saranno utili, ovvero seppur questa tecnologia sarà montata sui bidoni, non sarà utilizzata per il calcolo della tariffa e i biscegliesi continueranno a pagare una tassa sui rifiuti sempre più alta e sempre più assurda, considerato che siamo nel 2016 e che i transponder per il calcolo della tariffa puntuale sui rifiuti sono efficientemente utilizzati da più di un decennio in altri Comuni proprio allo scopo di avere congiuntamente all’indiscutibile vantaggio ambientale, anche un risparmio in bolletta per i cittadini più virtuosi”.

“I Cittadini a 5 Stelle in MoVimento a Bisceglie – dichiarano in conclusione – chiedono a questa Amministrazione Comunale perché si stia perdendo l’opportunità di fare un passo avanti verso una migliore qualità di vita e una più giusta attribuzione del pagamento del servizio di raccolta dei rifiuti attraverso l’introduzione della tariffa puntuale”.

La questione è stata comunque posta direttamente al sindaco Francesco Spina da alcuni militanti del movimento a margine della Giornata della Trasparenza 2015, lo scorso lunedì 28 dicembre. Spina, accogliendo le proposte dei presenti, aveva promesso proprio in quel contesto che avrebbe ulteriormente esaminato le questioni, per poi ridiscuterne al termine delle festività natalizie.

Nell’immagine in alto il materiale messo a disposizione dal Comune durante la sperimentazione della raccolta “porta a porta” (Archivio B24)