Si è tenuta ieri, mercoledì 17 giugno, la seduta pubblica della consulta per le politiche di inclusione sociale presso l’Auditorium Santa Croce.

La consulta, guidata dal prof. Luigi De Pinto, ha avuto inizio con le parole del sindaco Francesco Spina: «E’ una grande soddisfazione vedere tante associazioni di vario orientamento che partecipano insieme con l’istituzione di questo forum permanente con il quale è possibile confrontarsi senza schemi di pregiudizio. Una consulta che funziona diventa, infatti, elemento di stabilità anche per la vita amministrativa e permette di costruire qualcosa di solido e che può perdurare nel tempo».

Nel corso dell’incontro sono intervenuti l’assessore ai servizi sociali Dora Stoico e il segretario della consulta prof. Carmine Panico. Presenti anche il consigliere comunale nonché capogruppo del Partito Democratico Angelantonio Angarano, l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Valente, il vice presidente del consiglio comunale Pasquale Parisi e numerosi rappresentanti delle associazioni di volontariato sociale della città.

Il prof. De Pinto ha aperto la discussione invitando i presenti a un sano e costruttivo dibattito, intervenendo ed esponendo eventuali disfunzioni ed emergenze sulle quali soffermarsi e discutere, accogliendo possibili idee, proposte e suggerimenti. Tanti gli interventi, gli appunti e tante le richieste da parte delle varie realtà del terzo settore operanti a Bisceglie che hanno lamentato una comunicazione poco efficiente tra l’amministrazione comunale e le associazioni oltre ad una mancanza di concretizzazione, di sedi, di strutture adatte nonché una carenza di finanziamenti. Inoltre è stata rimarcata la volontà e la necessità di far rete, cooperare e potenziare la conoscenza delle varie associazioni cittadine per poter meglio collaborare e operare sul territorio.

«E’ evidente che le esigenze sono tante e le risorse limitateha aggiunto il prof. De Pinto – Nostro intento è quello di trovare delle soluzioni e non di rimanere nel pantano delle lamentele».

In risposta l’assessore Stoico ha relazionato sottolineando la sua totale disponibilità nei confronti di tutte le varie realtà associative e illustrando ciò che l’amministrazione comunale è già impegnata a fare a tal proposito: «Occorre parlare anche delle cose che sono state fatte e che si cerca di fare, non solo delle esigenze. Una mia prerogativa – continua Stoico – è stata proprio far rete, fare squadra ma i bisogni della città sono tanti e non è possibile rispondere a ciascuno di essi. Il Piano sociale di zona mette a disposizione delle risorse che, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, devono essere centellinate e utilizzate in maniera strategica e intelligente. E’ chiaro che le esigenze sono tantissime e non possiamo far fronte a tutte le richieste, ma bisogna partire dalle emergenze e dalle necessità più cogenti. Tengo a precisare, tuttavia, che la redazione del piano sociale di zona è seguita a tavoli di concertazione in cui le associazioni biscegliesi sono state invitate a fornire idee e progetti, oltre che le loro istanze. E’ importante quindi comprendere che la volontà da parte delle istituzioni c’è. Sin da quando mi sono insediata ricevo il pubblico e le associazioni ogni settimana (nel periodo estivo in corso, il martedì mattina, dalle 9 alle 12, l’assessore riceve le associazioni e il giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 18, riceve il pubblico, ndr). Il mio auspicio è che la consulta diventi un luogo e uno strumento dove si possa operare in sinergia con le istituzioni e in cooperazione tre le varie realtà associative, tenendo presente la difficoltà del contesto in cui si opera e l’obiettivo di crescita comune».

Spazio infine ad Angarano il quale ha espresso il concetto di sussidiarietà e ha così proseguito: «La costituzione affida alle associazioni un ruolo importante in base al principio di sussidiarietà. Per questo, le stesse, devono con coraggio incalzare le amministrazioni a fare il loro dovere che è quello di far si che questo meccanismo funzioni anche attraverso i contributi ma soprattutto utilizzando i finanziamenti per i bandi del piano sociale di zona. Le associazioni devono farsi trovare pronte a partecipare. Questa consulta ha una grande valenza e con questo censimento dei bisogni l’invito è a crescere, tutti insieme».