E’ da un pò di settimane, se non mesi, che molti abitanti di alcuni quartieri tra i più verdi della città assistono a una colorata invasione di pappagalli. Costruiscono nidi, svolazzano, emettono il loro tipico verso gracchiante. Non sempre però queste sinfonie faunistiche rappresentano una piacevole sinfonia ambientale per chi abita a pochi metri dagli alberi scelti dai pappagalli per stanziare e nidificare.
Tra le vie in cui abbiamo notato questa copiosa presenza vi sono via Chico Mendes, via Martin Luther King, via Gandhi, via cala dell’arciprete, via Mauro Giuliani, via Fragata e via Sergio Cosmai. Ma giungono segnalazioni anche da via Martiri di via Fani e via sac. Luigi Di Molfetta. Insomma la quasi totalità del quartiere Seminario, a sud della città di Bisceglie.
Per capirne di più in merito al fenomeno abbiamo contattato Mauro Sasso, presidente dell’associazione Ripalta Area Protetta e rappresentante della Federazione Nazionale Pro Natura a Bisceglie: “Si tratta di un fenomeno non nuovo. Le prime presenze di questi pappagalli, che sono esattamente dei parrocchetti, risalgono alla fine degli anni ’90”, ci spiega Sasso, “Provengono da Molfetta, dall’area che oggi è la zona industriale, ma che un tempo era una distesa di ulivi, ulivi su cui stanziavano. Si cibavano di olive, soprattutto di nolchi. Poi con l’avvento della cementificazione hanno avvertito la necessità di spostarsi verso altre aree verdi giungendo a Bisceglie in quartieri come Seminario e san Pietro, verso la zona di Fondo Noce”.
“C’è chi presume siano scappati da alcune gabbie o da un camion in quanto si tratta di uccelli commerciali. Non sono selvatici”, continua Sasso, “ma si sono inselvatichiti col tempo. Proliferano perché ormai non esistono quasi più i loro predatori naturali come i gheppi e i falchi grillai o le faine e le donnole. Non esiste più una competizione naturale”.