Successo ha riscosso l’incontro online, dello scorso 27 marzo, organizzato dal Comitato spontaneo di cittadini biscegliesi che sostiene il ricorso dell’Associazione Pro Natura e del consigliere comunale Enzo Amendolagine contro la lottizzazione della maglia 165.
Apertura dedicata alla ricostruzione dei vari passaggi della vicenda dal 2012 ad oggi con l’approvazione del piano di lottizzazione in zona Bi Marmi a cura di Serena Ferrara. Poi spazio all’avvocato Pierluigi Balducci cui è spettato il compito di chiarire gli aspetti tecnici del ricorso. “L’avvocato ha spiegato la singolarità del piano di lottizzazione della zona 165 – si legge nella nota inviata dal Comitato 165 – trattandosi in effetti di due progetti: il primo, adottato nel febbraio del 2012, il secondo ripresentato nel 2016 a seguito dei rilievi manifestati dagli organi regionali preposti (che, tra le altre cose, evidenziavano nel primo progetto una “alterazione dell’assetto fisico-spaziale e dei valori paesaggistici e ambientali” e l’assenza di “riqualificazione, ricostruzione e recupero del patrimonio esistente”). Nel frattempo, nel 2015 veniva approvato il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale che disponeva, eccetto limitate e temporanee circostanze, l’impossibilità di costruire entro 300 metri dalla linea di costa. In presenza di un nuovo progetto di lottizzazione e della sopravvenuta entrata in vigore del PPTR – prosegue la nota – a livello comunale si è verificata una curiosa sequenza di eventi: la ripartizione tecnica in un primo momento (nel 2018) ha ravvisato, in presenza di un progetto totalmente nuovo, la necessità di ricominciare l’iter riadottando il piano; in questo caso, il Piano avrebbe dovuto rispettare il dettato del PPTR e i palazzi entro 300 metri dalla linea di costa non sarebbero stati realizzabili. Tuttavia, in un secondo momento, nel luglio 2019, la stessa ripartizione tecnica comunale ha espresso parere positivo all’approvazione definitiva del piano di lottizzazione senza la riadozione, aggirando le disposizioni del PPTR. A questa singolare vicenda, si aggiungono motivazioni tecniche relative alla presunta violazione di principi del giusto procedimento e di altre norme urbanistiche del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale adottato nel 2015”.
All’incontro sono intervenuti anche: il biologo Mauro Sasso, presidente dell’Associazione Pro Natura e il consigliere Enzo Amendolagine; entrambi hanno illustrato il loro impegno, su fronti diversi, nel voler bloccare il piano e veder realizzata in zona la previsione della bozza di PUG che prevede per quell’area un parco costiero. Sasso ed Amendolagine hanno ringraziato, anche a nome del comitato Bisceglie 165, tutti i cittadini che stanno sostenendo, anche economicamente, un ricorso al TAR che – ricordano – “si è reso necessario perché uno dei lottizzanti ha chiesto la trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica”.