“I tepori della primavera riscaldano gli animi a Bisceglie e all’attacco frontale all’amministrazione comunale, evidentemente di matrice Polisindacale vista la presenza della schiera di sostenitori e i trascorsi politici, anche recentissimi, di tali soggetti, la risposta viene dalle norme che disciplinano il settore del commercio ma anche da quelle scritte che disciplinano i rapporti tra imprese e da quelle non scritte che tutelano sempre e comunque la dignità delle persone, di tutte le persone”, parte così la nota redatta dall’area comunicazione Unibat a proposito della situazione economico-imprenditoriale della città.
“Una situazione amministrativa definita disastrosa da tali soggetti, alcuni anche rappresentanti di associazioni o società di capitali con evidenti interessi nella città di Bisceglie, accecati da un evidente giudizio “condizionato” visto che fino a qualche settimana fa la pensavano molto diversamente. Di tenore completamente opposto, invece, le due Associazioni UniBat e Unionecommercio Fivap“, scrivono da Unibat.
“Le due Associazioni di Categoria sganciate dalla politica e che non hanno aderito ad alcuna costituzione di sodalizi ed associazioni miste con la politica quindi con le amministrazioni comunali che stanno sottoscrivendo atti notarili proprio per la costituzione di tali organismi misti. Due Associazioni molto presenti ed attive sul territorio che trovano proprio il plusvalore nella loro assoluta indipendenza ed autonomia, sempre rivendicata, in tutte le sedi e per questo scomode al “sistema”. Unimpresa e Fivap spengono i fuochi di fine marzo e lo fanno con la semplicità che si deve allorquando i toni diventano esasperati se non esagitati”.
“Esiste una norma molto chiara e precisa che vige in Puglia e che è stata condivisa quindi nessuno osi pensare che tale norma possa essere violata se non addirittura abusata da parte di appartenenti a particolari sodalizi o società organizzate. La norma regionale è nota a tutti e recentemente è stata molto ben illustrata da parte dell’ufficio di Presidenza di Unimpresa quindi dalla massima espressione sindacale in campo amministrativo sul territorio. Da quella analisi normativa emerge con chiarezza una posizione avallata in toto dalla Regione Puglia e dalla stessa Regione messa nero su bianco quindi bene stanno facendo il Sindaco di Bisceglie Angelantonio Agarano e l’Assessore alle Attività Economiche Giovanni Naglieri a perseguire la strada dell’affermazione del diritto e dei diritti, di tutti“, tengono a sottolineare.
“Qualora qualcuno possa lontanamente credere che il sol fatto di aver avuto il privilegio di “sperimentare” talune opportunità in via esclusiva ed escludente ciò debba avere rilevanza e valore di “privilegio” o di inesistente diritto acquisito allora davvero la battaglia di civiltà e di legalità dei neo amministratori biscegliesi assume valore di portata storica e capiamo anche quanto ciò possa dar fastidio a tutta una schiera di personaggi, compresi quei politici di vecchio corso ma evidentemente ancora non rassegnati alla sconfitta elettorale, i quali sbaglierebbero nel perseverare sostegno a posizioni assolutamente di retroguardia e non conformi”, aggiungono ironici.
E aggiungono: “A Bisceglie sono già da mesi sul tavolo dell’Amministrazione comunale proposte operative e serie per garantire a tutti i commercianti, anche sulle aree pubbliche, nuove opportunità lavorative, proprio come accaduto a Molfetta ed in tanti altri comuni delle province Bari e Bat dove le occasioni di mercati straordinari hanno rappresentato un successo proprio perché aperte a tutti i concessionari, anche mediante l’utilizzo del principio i rotazione. Questo principio, in quei comuni, è stato avallato e sostenuto con forza proprio da associazioni che, invece, a Bisceglie vorrebbero disapplicarlo senza giustificato motivo. Nel diritto non esiste il vantaggio esclusivo quando si parla di aree pubbliche e di beni comuni. Questo sia chiaro. Nessuno può pensare di attuare alcuna forma di vantaggio, addirittura di natura economica, mediante utilizzo di beni comuni. Questo è chiaro a tutti e nessuno può far finta di non sapere o peggio di ignorarlo. Sulla scorta di quelle proposte operative, sulla scorta di un calendario già presentato da Associazioni biscegliesi e di Bisceglie, che esistono a Bisceglie, bisogna agire nel solco normativo, senza pregiudizi e senza vantaggi che risulterebbero illegittimi e metterebbero seriamente a rischio proprio l’integrità politica e la buona amministrazione di Angarano, di Naglieri e dell’intera Giunta biscegliese che, evidentemente, vuole dare segnali di discontinuità con procedure che devono essere inquadrate nel solco normativo perché solo in quel modo non potrebbero essere messe in discussione quindi dare anche la giusta serenità nell’amministrare una città straordinaria qual è quella di Bisceglie”.
“Il dibattito”, dichiarano da Unimpresa, “è apertissimo ed è inutile che questo dibattito venga esercitato con monosillabi sui social da parte di sostenitori biechi e abbagliati. Se dibattito debba esserci che sia un dibattito pubblico, serio ed articolato, in sede pubblica, aperto al pubblico su tutti i temi del commercio a Bisceglie, compresi i mercati e il Documento Strategico del Commercio, unitamente all’analisi ed all’esternazione delle tantissime opportunità di finanziamento e di progresso commerciale che a Bisceglie, proprio coloro che oggi si schierano strumentalmente non hanno saputo cogliere, trascurandole colpevolmente e per incapacità. A questa nostro invito dovrebbero aderire coloro che si celano dietro le tastiere nere dei computer a scrivere denigrando le persone e ferendole in modo becero se non addirittura vigliacchesco, approfittando dell’assenza dell’interlocutore. Da parte di Unimpresa la massima disponibilità al pubblico dibattito, in qualunque sede, purché sia serio e soprattutto non si ripeta più quanto sarebbe accaduto anche recentemente in talune circostanze e da parte di taluni soggetti nei confronti delle istituzioni, dai quali prendiamo apertamente le distanze e con i quali non abbiamo mai avuto nulla a che spartire. Chiunque dunque voglia confrontarsi su questo e su altri argomenti di strettissima attualità che investono l’interesse generale e diffuso di Bisceglie e delle imprese biscegliesi, deve solo farcelo sapere, purché non si tratti di semplici ed innocui servitori sciocchi. Il tracollo del piccolo commercio, anche a Bisceglie, ha origini ben precise che vanno analizzate, come saranno analizzate la prossima settimana, pubblicamente, a Ruvo di Puglia, e questo tracollo non può essere fermato con la sostituzione delle lampadine in piazza ma con azioni di vero e proprio soccorso che siano guidate direttamente dai commercianti che non hanno mai delegato nessuno a rappresentarli o comunque non lo hanno mai fatto in numeri che siano degni di attenzione o che diano poteri assoluti a chi quei numeri non li ha e neppure li ha mai avuti. Chi arriva in soccorso in apecar lasciando i suoi bolidi ben coperti e protetti in garage deve rassegnarsi”, concludono le associazioni riunitesi in direttivo.